si festeggia il “patrono rurale” tra valli e città
Trezzi, presidente Coldiretti: “Importante preservare la biodiversità, il lavoro dei nostri allevatori è strategico per proteggere e salvare le razze animali in via di estinzione”
Lecco - Nelle province di Lecco e Como l’agricoltura è in festa per Sant’Antonio Abate, che si celebra venerdì 17 gennaio: e ciò non solo nei luoghi dove sorgono chiese dedicate al Santo, come Cantù, Bellagio, Parlasco, Vezio di Perledo o Valmadrera, in Valsassina e nelle Valli, ma in tutte le parrocchie che in tutto il comprensorio lariano, celebreranno la memoria del protettore delle campagne, dell’agricoltura e degli animali.
Festa rurale tra valli e città
Le tradizioni legate alla festa sono molte: la benedizione degli animali, dei pani, delle campanelle, l’accensione dei grandi falò nei paesi e, un tempo, nelle cascine più grandi, nonché manifestazioni come la tradizionale Fiera di Sant’Antonio che si svolge ogni anno a Crevenna di Erba: la tradizionale iconografia di Sant’Antonio Abate, lo presenta sempre con un piccolo maialino e una campanella al suo fianco, da qui la tradizione). In ogni caso, l’occasione vuol essere una giornata speciale, per festeggiare l’agricoltura e gli animali di fattoria, ma anche quelli d’affezione presenti nelle case dei cittadini. Non si tratta di una festa solo italiana o lombarda, ma di carattere molto più ampio e molto sentita nel confinante Canton Ticino, dove si contano moltissime chiese dedicate al Santo.
“La festa di Sant’Antonio Abate – sottolinea il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi - è altresì utile a comprendere l’importanza del lavoro degli allevatori nel preservare la biodiversità, salvando quelle razze animali che, altrimenti, rischierebbero l’estinzione: tra esse ci sono anche le capre di razza Verzaschese e di Livo, identitarie di un patrimonio zootecnico di grande tradizione che contraddistingue le terre lariane, risorse preziose per il territorio, il cui allevamento va tutelato per continuare una tradizione che affonda nei secoli le proprie radici”.
A Crandola Valsassina week end di festa

Sant'Antonio Abate
Non a Como, ma a Coma, in Egitto: è qui che nacque il protettore delle campagne, si presume nell’anno 251. Sant’Antonio, racconta la tradizione, distribuì ai poveri la cospicua eredità paterna e intraprese una vita di riflessione come eremita.
Red.
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