Vinitaly 2019 premia le etichette lombarde
A contribuire agli ottimi risultati ottenutu durante la manifestazione le iniziative messe in campo dai Consorzi di tutela presenti tra im quali il Consorzio Vini IGT Terre Lariane
Lecco - Sono state oltre 29.000 le bottiglie stappate nel corso di Vinitaly 2019 al Padiglione Lombardia, che si conferma con circa 90.000 visitatori il primo padiglione per numero di passaggi.
Un eccellente risultato quello raggiunto dalle etichette lombarde, sempre più capaci di catturare l'interesse di buyer e operatori provenienti da tutto il mondo e soprattutto dal Nord Europa, dalla Russia, dagli Stati Uniti, dal Giappone e dalla Cina. A conquistare il pubblico internazionale sono l'attenzione alla qualità dei prodotti e la valorizzazione del territorio. Continuano inoltre ad attirare l'attenzione di esperti e appassionati le produzioni bio, che in Lombardia hanno visto negli ultimi anni una netta accelerazione. Nell'ultimo decennio la superficie destinata alla coltivazione di vite in regime bio o in conversione è infatti quadruplicata, passando dai 981 ettari censiti nel 2009 ai 3.945 ettari registrati nel 2018 (+402%).
Sempre più numerosi, e sempre più qualificati, i visitatori del Padiglione lombardo, alla ricerca di degustazioni caratterizzate dall'unicità del prodotto e dalla cura dei particolari. L'esperienza e la curiosità dei visitatori si sono tradotte anche quest'anno in un grande successo per i numerosi e variegati eventi ospitati nello Spazio Polivalente, allestito da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia con l'obiettivo di qualificare il territorio, le aziende e i consorzi. Le conferenze, le degustazione e le presentazioni che si sono svolte nello Spazio Polivalente, tra i più attivi della manifestazione, hanno attratto un pubblico di ogni età.
Protagonisti del Padiglione lombardo
In questa edizione di Vinitaly non solo i nomi già affermati, ma anche la piccola produzione: grazie a un'organizzazione degli spazi finalizzata a garantire un mix tra le grandi e le medio-piccole realtà locali, queste ultime sono riuscite a catturare su di sé l'attenzione dei visitatori interessati sia all'eccellenza delle etichette, sia alla loro storia, alla loro peculiarità.
A contribuire alla buona riuscita della manifestazione le iniziative messe in campo dai Consorzi di tutela presenti: Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Lugana DOC, Consorzio di Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano, Consorzio Vini IGT Terre Lariane, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, Consorzio Valtènesi, Consorzio Montenetto ed Ente Vini Bresciani (in rappresentanza dei territori di Botticino DOC, Cellatica DOC, San Martino della Battaglia DOC e Valcamonica).
Quella lombarda è stata una tra le prime collettive per numero di realtà presenti. Lo spazio a disposizione di aziende e consorzi è complessivamente di 8.500 metri quadrati, di cui circa 4.000 allestiti, ed è finanziato e realizzato tramite un Accordo di programma dalla Regione e Unioncamere Lombardia.
Da aggiungere che è sempre più targata Lombardia la svolta verso il biologico del mondo vitivinicolo italiano. Nell'ultimo decennio la superficie destinata alla coltivazione di vite in regime bio o in conversione nella prima regione agricola italiana è infatti quadruplicata, passando dai 981 ettari censiti nel 2009 ai 3.945 ettari registrati nel 2018 (+402 per cento).
La classifica per Province
Stando ai dati elaborati da Regione Lombardia, a guidare la classifica provinciale per quanto riguarda le coltivazioni green è Brescia, che con 2.255, ettari, che precede Pavia (1.430 ettari). Seguono Mantova (114 ettari), Bergamo (85), Sondrio (38), Lecco (12), Milano (9), Varese (0,6), Cremona (0,2) e Como (0,1).
Secondo i dati del Sinab, il Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica, che ha fotografato la situazione nelle singole regioni nel periodo 2009-2017, la crescita lombarda (+375% tra 2009 e 2017) è stata di oltre il 50% più sostenuta di quella media nazionale, che ha fatto registrare un pur lusinghiero oltre 240 %.
Red.
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