venerdì 20 aprile 2018
Ricorrenze e celebrazioni
Una settimana di appuntamenti
per la ricorrenza del 25 aprile a Lecco
Mostre, incontri. documentari e celebrazioni ufficiali
sono previsti nel capoluogo per il 73° anniversario della festa della Liberazione
Lecco - Durerà una settimana la festa del 25 aprile a Lecco. In programma per il 73° anniversario della Liberazione una serie di appuntamenti iniziati già lunedì 16 aprile con l’inaugurazione della mostra "In treno con Teresio" , esposizione dedicata ai deportati lecchesi del “Trasporto 81”, curata da Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini in collaborazione con ANED Pavia e ANPI provincia di Lecco, da un progetto dell'Associazione Nazionale ex Deportati dei Campi Nazisti - sezione di Pavia, arricchito di quattro tavole che focalizzano l'attenzione sui protagonisti del nostro territorio.
La mostra, che è allestita nel cortile del palazzo comunale fino a lunedì 30 aprile, racconta la storia di 432 prigionieri politici provenienti da varie zone d'Italia, di cui 132 lombardi, deportati Tra il 5 e il 7 settembre 1944 sul "Trasporto 81", partito da Bolzano e diretto al campo di concentramento di Flossenbürg; solo 112 di loro fecero ritorno. Fra i prigionieri c'era Teresio Olivelli, nato a Bellagio, fondatore del giornale clandestino Il Ribelle e animatore della resistenza cattolica in Lombardia, dichiarato Beato nel 2017 e morto a Hersbruck, sottocampo di Flossenbürg a 29 anni.
Le testimonianze scritte e i racconti dei sopravvissuti, i documenti raccolti e conservati negli archivi e i preziosi testi e disegni di uno dei deportati, Vittore Bocchetta, raccontano questa triste pagina di storia. Teresio Olivelli viene ricordato attraverso le parole e le testimonianze dei suoi compagni di prigionia per la forza del suo sacrificio, l'altruismo e i suoi gesti di solidarietà.
Le iniziative promosse da Comune e Provincia di Lecco continuano giovedì 19 aprile alle 21 presso Palazzo delle Paure, con l'incontro con lo scrittore Giuseppe Mendicino intitolato "Mario Rigoni Stern e la Resistenza disarmata: il coraggio di dire no dei 600.000 IMI nei lager nazisti".
Mario Rigoni Stern è uno dei maggiori narratori del nostro Novecento. Ha scritto libri memorabili come Il sergente nella neve, Storia di Tönle, Stagioni, Sentieri sotto la neve, Il bosco degli urogalli, e altri. Quest'anno ricorre il decimo anniversario della sua morte.
Durante la Seconda guerra mondiale egli combatté con gli alpini sul fronte francese, su quello albanese e su quello russo, partecipando alla tragica ritirata del gennaio 1943. Nel settembre dello stesso anno, dopo l'armistizio e l'occupazione tedesca, fu uno dei 600.000 soldati italiani che rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò di Mussolini, pagando quel no con venti mesi di prigionia nei lager tedeschi. La loro scelta di essere uomini liberi dietro il filo spinato venne denominata Resistenza disarmata. Giuseppe Mendicino è considerato il maggiore esperto dello scrittore: nel 2013 ha curato per Einaudi "Mario Rigoni Stern. Il coraggio di dire no" e nel 2016 ne ha pubblicato la biografia, edita da Priuli & Verlucca, "Mario Rigoni Stern. Vita, guerre, libri".
Nell'ambito delle iniziative per il 73° anniversario della festa della Liberazione, lunedì 23 aprile alle ore 21, allo Spazio Teatro Invito (Centro civico Sorelle Villa, via Ugo Foscolo 42, Lecco) peroiezione del film-documentario "Dachau 1933 - 1945". L'unico campo di concentramento che rimase attivo per tutti i dodici anni del regime nazista. All'inizio venne progettato per la custodia preventiva di prigionieri politici, in particolare comunisti, sindacalisti e in genere oppositori al nazismo. Il suo nome divenne da subito sinonimo di paura e terrore in tutta la Germania. Un racconto sui sommersi e i salvati. L'iniziativa è organizzata con la collaborazione dell'Associazione Culturale Banlieue e del Comitato provinciale ANPI Lecco.
Mercoledì 25 aprile sarà il giorno delle celebrazioni ufficiali: alle 9.30 la Santa Messa al Santuario della Vittoria, accompagnata dai canti del Coro ANA Grigna. Alle 10.30 da piazza Manzoni partirà il corteo che, con il Corpo Musicale “Alessandro Manzoni”, attraverserà viale Costituzione, piazza Mazzini, piazza Garibaldi, via Cavour e via Volta per raggiungere il Monumento ai Caduti della Lotta di Liberazione in Largo Montenero, dove saranno deposte le corone d’alloro, per proseguire poi fino al Palazzo comunale di piazza Diaz 1, dove alle 11 interverrò con il prefetto Liliana Baccari, il presidente della Provincia Flavio Polano e il presidente dell’A.N.P.I. provinciale Enrico Avagnina.
Red.
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