venerdì 26 gennaio 2018

Sport e studio



Al Panathlon club Lecco spazio alla Polimirun
Nel corso del primo incontro annuale proposta l'iniziativa 
di dedicare a Renato Corbetta il Centro Sportivo del Bione

Lecco - L’inizio del 2018 in casa Panathlon club Lecco è stato dedicato alla Polimirun, evento universitario/sportivo giunto quest’anno alla sua terza edizione.
Nel corso della conviviale tenutasi presso l’Nh Hotel Pontevecchio, si è  è tenuta anche l’assemblea annuale ordinaria. Dopo l’appro vazione del bilancio consuntivo e preventivo il Presidente rieletto Riccardo Benedetti ha affermato: “Quello di quest’anno è un anno molto importante per il Panathlon di Lecco, poiché festeggiamo il 50esimo anniversario dalla fondazione”.
L’assemblea ha quindi votato in maniera unanime la proposta, presentata dall’amico Marco Corti, di intitolare il Centro Sportivo Bione a Renato Corbetta, tra le altre cose cofondatore del Panathlon Lecco, recentemente scomparso: “Purtroppo Renato non potrà fisicamente essere con noi per festeggiare questo compleanno, ma la sua memoria e la sua forza rimangono sempre vive in tutti noi”.
Chiusa l’assemblea si è entrati nel vivo della conviviale, organizzata da Francesco Calvetti, delegato del Rettore per le Attività Sportive al Politecnico di Milano. E’ lui l’ideatore della Polimirun, una corsa di 10 km attraverso la città di Milano, tra i due campus del Politecnico (Bovisa e Leonardo). Un’iniziativa, come spiegato, possibile grazie alla nascita, all’interno dell’Area Sviluppo e rapporti con le imprese del Politecnico di Milano, di un servizio sportivo, volto a supportare il binomio studio-sport.
 
La Polimirun è nata come una scommessa, che ha ampiamente superato le nostre più rosee aspettative – ha raccontato Calvetti insieme a Ivan Ciceri, capo del Servizio Sportivo – volevamo creare un evento che riunisse tante persone e la corsa ci sembrava lo sport più accessibile. Ci siamo detti: perché non fare una gara, non competitiva, tra i due poli dell’ateneo, que llo più moderno di Bovisa e quello storico di Leonardo, magari utilizzando i soldi delle iscrizioni per finanziare le borse di studio da assegnare agli studenti meritevoli sia accademicamente che sportivamente?”.

Grazie ad un lungo e preciso lavoro organizzativo e di comunicazione, portato avanti da Calvetti e da Ciceri, la Polimirun da corsa per studenti è diventato un evento di massa che riunisce corridori di ogni tipo e provenienza. A dare un’idea delle dimens ioni della corsa sono i numeri: poco più di 3 mila gli iscritti alla prima edizione, nel 2016, diventati 8 mila nel 2017, per un totale di 53 mila euro raccolti a finanziare le borse di studio (32 quelle consegnate lo scorso anno).
Quest’anno a Milano sono attese 12 mila persone per correre la Polimirun: le iscrizioni si sono aperte proprio martedì, già quasi 3 mila sono state le adesioni.
Dalla seconda edizione – ha spiegato Calvetti – abbiamo deciso di inserire anche una gara competitiva, sempre di 10 km, stesso percorso, per quella fetta di partecipanti che corre per fare il tempo”. Quest’anno la gara si svolgerà il 20 maggio, con partenza alle 9.30. Altrettanto magica, come detto da Calvetti, è la preparazione:
In vista della Polimirun ogni martedì e giovedì organizziamo degli allenamenti mirati per ogni partecipante, sul piazzale Leonardo, fuori dalla sede del Politecnico. Il messaggio che miriamo a trasmettere è semplice: al giorno d’oggi è socialmente inaccettabile non fare sport in università. Il Politec nico in questo ha una grande tradizione, non potevamo non essere vettore in questo senso. A dimostrarci che la formula funziona sono i partecipanti: la maggior parte sono studenti, ma tanti sono i laureati, gente cioè che dopo aver terminato l’esperienza universitaria sono rimasti ‘affezionati’ al Politecnico. Per noi questo è un grandissimo successo”.
Ma non è tutto. In attesa di correre la Polimirun 2018, Calvetti e Ciceri stanno pensando anche ad una edizione autunnale della corsa, ma a Lecco (sede distaccata del Politecnico. L'idea è quella di una corsa fuoristrada.
Red.



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