giovedì 26 ottobre 2017

Da produttore al consumatore



Farmers' market in città: 
a Lecco piace tantissimo
Da una ricerca di Coldiretti, 9 consumatori su 10 sono soddisfatti dell'offerta del mercato agricolo per il legame con il territorio e la qualità dei prodotti

Lecco - Da quando è partito a Lecco il primo farmers’ market cittadino, seppur con una formula sperimentale, la metà consumatori ha deciso di tornarci stabilmente. Il 40% delle persone che si sono avvicinate al mercato contadino è invece formato da utenti che hanno una frequenza saltuaria, mentre il restante 10% è composto da chi lo ha provato solo una volta. È quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Como Lecco nell’ambito di un monitoraggio sulle attività di Campagna Amica in città. «Siamo partiti un anno fa — spiega Fortunato Trezzi, Presidente della Coldiretti interprovinciale — e il consenso dei residenti è cresciuto di pari passo con il numero di iniziative organizzate sul territorio, circa una al mese. In 300 poi addirittura sono scesi in piazza lo scorso aprile per firmare una petizione e chiedere all'amministrazione comunale di avere un mercato agricolo stabile e settimanale in città. Se non ci fosse stata questa affezione e questa richiesta della gente non avremmo certo continuato». 
Invece, questo coinvolgimento cresce, visto che 9 consumatori su 10, secondo l’ultima ricerca Coldiretti/Ixè, sono soddisfatti dei farmers’ market, in particolare per il legame con il territorio, la qualità e la freschezza dei prodotti.


Le attività su Lecco — afferma la Coldiretti provinciale — hanno esteso la libertà di scelta delle famiglie, offrendo a tutti maggiori opportunità di acquisto, nonché una gamma più ampia di prodotti da portare in tavola.
«Inoltre – aggiunge il presidente Trezzi – rendere stabile il mercato agricolo, aprendolo al pubblico in piazza Garibaldi ogni venerdì mattina, contribuirà a rivitalizzare il centro di Lecco anche al di fuori del tradizionale fine settimana. Il farmers’ market si pone dunque come un completamento e non come un’alternativa al mercato coperto comunale. E, particolare non da poco, senza usare un centesimo di soldi pubblici, anzi versando al Comune quanto dovuto per l'occupazione del suolo. Nessun privilegio, ma solo la voglia di continuare a fare qualcosa di buono per la comunità di Lecco, tutti nessuno escluso».

In pochi anni è nata e cresciuta in Italia una rete unica a livello internazionale per dimensioni e caratteristiche che ha esteso la sua presenza dalle fattorie ai mercati, dai ristoranti al cibo di strada, dagli agriturismi agli orti urbani. Complessivamente la rete di Campagna Amica è composta da 7200 fattorie, 1250 mercati e 2200 agriturismi, cui si aggiungono 550 ristoranti, 210 orti urbani e 30 punti di street food, dove arrivano prodotti coltivati su circa 200mila ettari di terreno. Nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo.

«Acquistare prodotti a chilometri zero è anche un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale», conclude Trezzi, sottolineando che «si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà».
Lo dimostrano le 700.000 persone hanno visitato il primo Villaggio Coldiretti, che si è svolto a Milano su una superficie di 7 ettari, grande come dieci campi di calcio, attorno al Castello Sforzesco, con la più grande fattoria mai realizzata nel centro storico di una città.
Red.

Nessun commento:

Posta un commento