Il Giorno della Memoria nei ricordi lecchesi
Lecco - Il territorio lecchese si prepara a ricordare mercoledì 27 gennaio il Giorno della Memoria. Numerose le iniziative e gli appuntamenti in programma, che abbracciano l'intero territorio lecchese e brianzolo. In città alle ore 11 presso la sala conferenze del Palazzo delle Paure è prevista la consegna a cura del Prefetto di Lecco delle medaglie d'onore concesse dal Presidente della Repubblica a quattro lecchesi deportati, internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra
nell'ultimo conflitto mondiale.
In serata, alle ore 21, al Teatro della Società è invece in programma lo spettacolo teatrale "L'olocausto dimenticato" con Pino Pietruzzelli.
Lo spettacolo, interpretato da Pino Petruzzelli che ha curato anche testo e regia, vuole essere un viaggio nella memoria alla scoperta di una pagina di storia dimenticata: il genocidio dei rom e sinti durante il nazismo.

Teatro della Società, ore 21
L'olocausto dimenticato
interpretazione, testo e regia
Pino Petruzzelli (.pdf - 32 KB)
luci
Alessandro Sussi
produzione
Teatro Ipotesi
in collaborazione con
Teatro stabile di Genova
Più di 500.000 rom e sinti sono stati uccisi nei campi di sterminio nazisti.
Una storia dimenticata. Una storia non ancora scritta.
Raccontarla è un atto dovuto.
La ricorrenza
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Le truppe liberatrici, entrando nel campo di Auschwitz-Birkenau, scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell'umanità: la Shoah. Dalla fine degli anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei.
Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito il Giorno della Memoria e nel primo articolo riconosce il 27 gennaio come data simbolica per "ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
Primo Levi, il grande scrittore italiano deportato e sopravvissuto al lager di Auschwitz ha scritto che ogni qualvolta si pensa che uno straniero, o un diverso da noi è un Nemico, si pongono le premesse di una catena al cui termine c'è il Lager, il campo di sterminio.
A proposito del genocidio del popolo ebraico, ne "I sommersi e i salvati" Primo Levi ha detto: "E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire".
La legge che istituisce il Giorno della Memoria cerca di prendere in carico il ricordo tremendo di quanto è accaduto e la responsabilità preventiva della nostra comunità e di quella europea in generale nei confronti del futuro. Lo scopo indicato dalla legge nell’articolo 2, è proprio quello di "conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere".
Gli appuntamenti in programma nel territorio lecchese
(cliccando sulle locanndine i testi si ingrandiscono)
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