sabato 5 aprile 2014

SIGNORELLI: "UNA PENA ESAGERATA"

Fuochi all'aperto, due anni
di reclusione. Senza deroghe
PERLEDO - La Regione Lombardia ha inviato un fax a tutti i comuni che non lascia spazi interpretativi rispetto al nuovo articolo 256 bis del Codice dell'ambiente. In tutt'Italia, e per tutto l'anno, vige il divieto di combustioni all'aperto punito con la reclusione da 2 a 5 anni.
Non sono più applicabili - si legge nella nota della DG Agricoltura - i provvedimenti che concedevano deroghe circostanziate per bruciare scarti di potatura dei vigneti e residui vegetali derivanti dalla manutenzione dei boschi e masse vegetali residue di attività selvicolturali".
"Anche in qualità di assessore provinciale all'Ambiente - sottolinea il sindaco di Perledo, Carlo Signorelli - sono in contatto con il ministero per valutare se ci possono essere deroghe per piccoli quantitativi o nei casi di lotta obbligatoria a parassiti, ma per ora non ci risulta siano state prese decisioni. E' vero che bruciare all'aperto inquina e può essere molto pericoloso, ma la pena prevista dalla nuova norma appare esagerata".

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