A tu per tu con Alessandro Baù
BEVERA DI SIRTORI - Che la collaborazione di Camp nell’organizzazione delle serate “A tu per tu” di df Sport Specialist sia stata un’esperienza valida e fruttuosa non vi è dubbio, dopo quello cui abbiamo assistito nella recente esibizione di Martin Riegler a Bevera di Sirtori lo scorso 20 marzo. Dovremo aspettare veramente poco per averne una conferma, perché già alle ore 20 di domani, giovedì 10 aprile, il salone di "df Sport Specialist" aprirà le porte per accogliere il nuovo protagonista e così al pubblico che accorre sempre numeroso verrà presentato un altro dei testimonial della nota azienda di Premana.
Alessandro Baù, classe 1981, è da considerarsi un alpinista pienamente affermato, anzi uno dei migliori che si trovano sulla scena dell’alpinismo italiano. Benché possa già vantare al suo attivo una lunga serie di imprese, come sarà dimostrato nella sua conferenza che viene corredata da parecchi ed attraenti filmati, l’alpinista padovano è comunque destinato a destare straordinarie sorprese, tutte da scoprire in quanto per lui rimane aperto un futuro ancora molto lungo e disponibile.
A un giovane come lui che sprigiona entusiasmo e passione per i gradi estremi dell’arrampicata sulle lunghe pareti, non mancano neppure le caratteristiche umane più apprezzate per catturare la simpatia di tutti. E pensare che l’alpinismo, per lui che già all’età di tre o quattro anni (con il padre a far pendoli a Rocca Pendice) si era avvicinato al mondo dell’arrampicata, la montagna prese il sopravvento solo al momento di sedersi ai banchi dell’università per districarsi tra i libri d’ingegneria. Fu così che abbandonò in piscina senza alcun rimpianto calottina e pallone (per la pallanuoto) e si dedicò anima e cuore alle falesie e alle grandi pareti delle Dolomiti.
Da qui ad entrare nella storia della leggendaria Nord-ovest della Civetta il passo è stato veramente breve e poi intenso, tanto che basterebbero le imprese realizzate in questo ambiente per porlo sul piedistallo dove sono collocati i nomi dei grandi alpinisti. Qui ha firmato, a partire dal 2005, prime ripetizioni, prime solitarie, prime invernali su vie tanto impegnative da far rabbrividire, ma con un intuito geniale ha saputo individuare vie nuove da far invidia e da far mordere le dita a tanti bravi alpinisti che non si erano accorti prima di lui della loro esistenza.
Parliamo per esempio di “Chimera Verticale” che ha aperto nel 2008, ma ancora di più di “Colonne d’Ercole” del 2012: una nuova via di 1.200 metri, di cui Baù è particolarmente orgoglioso. E non ci meravigliamo che di questo exploit parli poi con grande soddisfazione, definendone la sua linea assolutamente unica, tale che per bellezza, difficoltà ed etica di apertura potrà diventare un punto di riferimento per l’alpinismo nelle Dolomiti. Se il suo cuore batte più forte che mai quando pensa e soprattutto quando si trova ai piedi della Civetta, non ci è difficile indovinare a che montagna si riferisce il titolo “Luci in Nordovest” con cui ci presenterà la sua conferenza.
La serata consentirà comunque di conoscere per intero la sua carriera alpinistica, attraverso la varietà di cinque filmati che si alterneranno alle parole del suo racconto. Vedremo con il primo gli inizi, con il secondo l’emozionante salita della via “Colonne d’Ercole”, con il terzo la sua esperienza sul Monte Bianco, con il quarto un viaggio in Nuova Zelanda, con il quinto un finale pirotecnico passando dalla Yosemite Valley (California) al Messico, per finire alla Civetta in inverno: sempre!
Renato Frigerio
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