sabato 5 aprile 2014

CALA IL SIPARIO SULL'UNDICESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA

"Brianza Classica", quando
la musica di qualità vince
Si è conclusa presso la cripta della chiesa di San Calocero a Civate , l’undicesima rassegna di Brianza classica “I concerti svelati”, circuito interprovinciale di concerti di musica da camera e visite guidate a cura del TCI che si è presentato quest’anno, nelle due province di Monza Brianza e Lecco, con il titolo “Musica verde nell’anno di Verdi”.
Con i suoi 17 concerti in ben 16 diverse location disseminate tra Monza e Lecco, il festival si è configurato come l’evento di ascolto di musica classica dal vivo più atteso. Ovunque si è registrato un incredibile successo di pubblico, tanto che in ben due occasioni (a Lissone e a Civate ) si è addirittura dovuti ricorrere a un secondo concerto-replica. Questo per permettere ad almeno parte del vastissimo pubblico del festival di godere delle esecuzioni degli ensemble e dei solisti puntualmente invitati dalla direzione artistica (il maestro Giorgio Matteoli, nella foto a fianco, ideatore del festival, validamente supportato da Biancamaria Longoni, anche Pr e ufficio stampa di Brianza Classica).
“Il nostro sentito ringraziamento - dice il maestro Matteoli - oltre che al nostro meraviglioso pubblico va a tutti gli enti che hanno permesso questa fantastica, memorable XI edizione: il Touring Club Italiano, con le sue visite guidate e le “cene con gli artisti”, la Provincia di Monza Brianza e la Provincia di Lecco (assessorati alla Cultura), le fondazioni locali (Fondazione della Provincia di Lecco, Fondazione della Comunità di Monza e della Brianza, Fondazione Piseri di Brugherio e il Consorzio Villa Greppi di Monticello) e i - purtroppo sempre troppo pochi - sponsor privati. Ringraziamo ovviamente anche le Amministrazioni di tutti i Comuni partecipanti che, in un momento oggettivamente non facile, hanno aderito al Festival 2013-2014 (nove in provincia di Lecco e sette in provincia di Monza) e la Regione Lombardia”.
“In un momento di profonda crisi economica e in qualche misura identitaria - aggiunge il direttore artistico - la Cultura (con la C maiuscola) agisce come straordinario “legante” del corpo sociale. Mai come in un momento di crisi come questo il corpus sociale ha infatti la necessità di ritrovare se stesso nell’armonia e nella contemplazione del bello. Continuare a godere della ricchezza delle risorse dello spirito umano, di cui la musica e l’arte sono espressioni più autentiche, è un diritto sacro e inalienabile per ogni individuo. Una crisi economica, con la sua oggettiva rarefazione di risorse, non può e non deve essere un alibi alla negazione della possibilità di poter godere di quel meraviglioso sogno dello spirito che la musica rappresenta”.
“Ci si consenta, in chiusura di rassegna - conclude Giorgio Matteoli - un po’ di retorica, ma se lo spirito non si solleva, come potrà mai farlo il corpo? In passato ci siamo spesso sentiti ripetere da alcuni amministratori, non benevoli nei confronti della nostra rassegna, il ritornello della musica classica come di un “fenomeno di nicchia”. Ci siamo sentiti fare i conti di quanto potesse costare “pro capite” (ovvero per ogni potenziale spettatore presente in sala) uno dei nostri spettacoli (magari “30 euro erano troppi? Forse anche 20?”). Le persone che premono fuori dai cancelli dei nostri spettacoli, che prenotano ai nostri numeri di telefono e indirizzi mail sin dalle prime ore del mattino, evidentemente non la pensano così. Le chiavi di tanto successo, anche presso i meno esperti e presso un pubblico così vasto e variegato, sono molteplici ma tra tutti gli elementi più notevoli, i molti operatori culturali dei comuni che collaborano con entusiasmo con noi, evidenziano la qualità e la varietà dell’offerta artistica di Brianza Classica. Quella della “qualità” è sempre stata la nostra strada maestra; su questo ardito ma appassionante sentiero, a dispetto di qualunque crisi, di qualunque spettacolo approntato con mezzi inappropriati o modesti continueremo a camminare, con passione e dedizione. E tutto questo perché - come recita il banner che accompagna sul palco le note dei nostri spettacoli - chiunque frequenti i concerti di Brianza Classica, nell’evidenza di quanto di pregevole e di unico venga proposto, pur non essendo un esperto o un intenditore possa, sempre e comunque, continuare a intendersi molto di…passione”.

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