martedì 25 marzo 2014

LA PARTENZA DALL'ITALIA LUNEDI' 31 MARZO

Panzeri, Bernasconi e Corona verso il Nepal
Obiettivo il pilastro nord-ovest del Talung
LECCO - La montagna è il Talung, una cima di oltre 7.300 metri non lontana dal Kangchenjunga, vetta che Mario Panzeri aveva conquistato nel 2011, lo stesso anno della vittoriosa ascensione al Gasherbrum I, seguita nel 2012 da quella al Dhaulagiri, ultimo anello che ancora restava per chiudere la catena dei quattordici “ottomila” della Terra.
“Proprio quando salivo il Kangchenjunga - ha detto l’alpinista di Mandello nella conferenza stampa che si è tenuta oggi nella sede lecchese di Acel Service, main sponsor della prossima spedizione appunto al Talung - vedevo quel bellissimo spigolo e dicevo a me stesso che prima o poi avrei dovuto tentarlo. Adesso è arrivato il momento”.
Panzeri, dunque, sta per affrontare la sua ennesima avventura extraeuropea. La partenza è prevista per lunedì prossimo, 31 marzo. Con lui ci saranno Daniele Bernasconi, lecchese, a sua volta non nuovo a importanti arrampicate e appunto a spedizioni extraeuropee, e Giampaolo Corona, guida alpina trentina e istruttore del Soccorso della Guardia di finanza con all’attivo, tra le altre, le scalate al Makalu, al Nanga Parbat, al Broad Peak, al Lhotse, al Gasherbrum II e al Dhaulagiri, salito due anni fa proprio con Mario Panzeri.
“Il giorno dopo il nostro arrivo in Nepal saremo a Kathmandu - ha detto Daniele Bernasconi, un grande appassionato dell’arrampicata su roccia - e da lì partiremo alla volta della Valle del Kangchenjunga, al confine con la regione indiana del Sikkim. Contiamo di raggiungere il campo base, che sarà posto a circa 5.200 metri di quota, in una decina di giorni, dopodiché ci dedicheremo allo studio della montagna, anche per capire quale via seguire del pilastro nord-ovest e impostare un itinerario di arrampicata il più sicuro possibile. Quanto durerà la fase esplorativa? Certamente non meno di due settimane”.
La cima del Talung è stata raggiunta per la prima volta nel 1964, casualmente l’anno di nascita di Mario Panzeri, e da allora si hanno notizie soltanto di altre tre salite, l’ultima delle quali nel 2013. Il pilastro nord-ovest - come detto obiettivo delle guide alpine Panzeri, Bernasconi e Corona - è peraltro tuttora inviolato.
“Il dislivello complessivo dello spigolo è di 2.200 metri - hanno spiegato Panzeri e Bernasconi nella sede dell’Acel - e i primi 400 metri sono di roccia verticale . L’itinerario che intendiamo seguire è di alta difficoltà tecnica, con passaggi di arrampicata e di misto”. “Insomma si preannuncia una bella avventura - hanno aggiunto - con la speranza che non ci sia troppa neve e che le condizioni meteo ci assistano”. “Ma siamo un bel terzetto - ha tenuto a sottolineare Panzeri - Andiamo d’accordo e del resto Corona un giorno mi ha detto che non riesce a stare più di due anni senza andare in Nepal. Insomma dobbiamo tentare, anche perché poi io ho già visto un altro spigolo molto interessante in Pakistan…”.
Ma quella sarà un’altra storia. Adesso l’obiettivo è il Talung, sulla cui vetta Panzeri, Bernasconi e Corona vogliono portare il gagliardetto di Acel Service, come detto main sponsor della spedizione. A consegnarlo a Mario e a Daniele è stato il presidente Giovanni Priore, che in conferenza stampa era affiancato dal suo “vice” Massimiliano Valsecchi e che ai due fortissimi alpinisti lecchesi ha fatto una promessa: “Se lo lascerete sulla cima del Talung noi ci impegniamo fin d’ora a sponsorizzarvi anche la prossima spedizione”. Quindi un auspicio: “Portate sulla vetta di questo monte del Nepal i saluti di Lecco, terra di grandi tradizioni alpinistiche”.
Claudio Bottagisi

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