La musica sacra del Barocco europeo
chiude a Civate “Brianza classica”
CIVATE - Domenica 30 marzo, alle ore 17, nell’antichissima e suggestiva cornice della cripta di San Calocero a Civate, si concluderà l’undicesima edizione della rassegna "Brianza Classica", seguita ancora una volta da un pubblico sempre più numeroso, attratto dal carattere cross over del festival che quest’anno è stato dedicato al bicentenario verdiano e alla Green economy di cui si è sottolineata l’importanza del riciclo, musicalmente inteso come arte della “trascrizione”.
Il concerto è realizzato grazie al sostegno del Comune di Civate (assessorato alla Cultura) presente per la prima volta alla rassegna, della Provincia e della Fondazione della provincia di Lecco e avrà per protagonista l’Ensemble Festa Rustica (nella foto qui a fianco), sempre apprezzato dal pubblico nazionale e internazionale per la consolidata esperienza nell’esecuzione e nella valorizzazione di musica barocca.
Il programma si articola su brani del repertorio sacro del primo e tardo Barocco, noti e meno noti, presentati nell’organico soprano, flauto e basso continuo nella loro strumentazione originale o in efficaci trascrizioni. Tali sono ad esempio il celebre corale dalla cantata 147 di J.S. Bach, compositore anche della celeberrima aria dalla terza suite per orchestra e dal cui “Libro di Anna Magdalena” verrà pure eseguita la bellissima aria "Bist di bei mir”. Meno note sono le due bellissime arie "tedesche" di Haendel tra tante musiche per cembalo solo, autore anche della celebre passacaglia in sol minore.
Accanto a un brano vivaldiano tratto dal celebre “ Gloria”, presentato sempre col timbro del flauto dolce ora in sostituzione dell’oboe, completano il programma alcuni brani sacri del primo Barocco italiano come lo "Jubilet" di Monteverdi ed una sonata per flauto dai concerti ecclesiastici di Giovanni Paolo Cima.
La direzione artistica della rassegna è affidata al maestro Giorgio Matteoli, ideatore e fondatore del festival, presidente dell’Early Music Italia, docente di flauto dolce e musica d’insieme per strumenti antichi presso il Conservatorio dell’Aquila, violoncellista, musicologo e direttore d’orchestra e, nell’appuntamento di Civate, impegnato come flautista e maestro di concerto.
Per il nono anno consecutivo è continuata la prestigiosa collaborazione con il Touring Club Italiano che organizzerà a Civate una visita guidata al complesso di San Calocero. Per coloro che lo desiderassero, al termine dello spettacolo sarà possibile cenare con gli artisti al ristorante Cascina Edvige.
L’ingresso al concerto sarà libero fino a esaurimento dei posti con prenotazione consigliata ai numeri 393-93218 o 335-5461501, oppure all’indirizzo mail info@earlymusic.it.
FESTA RUSTICA, ensemble barocco dalla geometria variabile, è da anni presente in alcune tra le più importanti istituzioni concertistiche italiane e Festival stranieri. L’ensemble ha ottenuto, per le numerose produzioni discografiche incentrate sulla riscoperta di opere note e meno note del repertorio barocco realizzate per svariate etichette e riviste musicali, prestigiose segnalazioni e lusinghieri e univoci consensi dalla critica nazionale e internazionale. L’ensemble è stato fondato nel 1992 ed è diretto da Giorgio Matteoli.
ENRICA MARI (nella foto sopra), soprano, ha iniziato i suoi studi musicali giovanissima come violinista a Napoli e poi al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma diplomandosi. Contemporaneamente, si è diplomata in canto e si è perfezionata in Germania, Spagna, Austria e ai corsi del Teatro di Cento e MusicaRiva a Riva del Garda. Per la musica barocca ha seguito i corsi di Urbino con A. Mellon e C. Miatello ed Erice con C. Ansermet. Ha debuttato nel “Campanello” di Donizetti al Teatro “Valle” di Roma e ha poi interpretato varie opere come protagonista in diversi teatri. Nel 1994 ha vinto il concorso internazionale “S. Mercadante” ed è stata finalista in altri due concorsi (“Lauri Volpi” e “Bonporti”). Ha inciso 3 Cd di musica barocca con l’ensemble “Festa rustica” per l’etichetta Agorà più un Cd “live” di Cantate Napoletane del Settecento pubblicato dalla rivista Orfeo.
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