Paolo
Arrigoni: “Tasi, “furto” annunciato
ai danni di cittadini e attività
economiche”
LECCO - Che la Tasi (dopo Imu,
Ires e Irap) fosse la… star delle tasse per il 2014 il senatore lecchese della Lega
Nord Paolo Arrigoni l'aveva detto l’8 gennaio, nel corso di un duro
intervento in Senato durante la discussione generale del decreto-legge su IMU
e Banca d’Italia, quando aveva delineato il rischio che ai sindaci venisse
consentito di aumentare l'aliquota dal 2,5, al 3 o forse al 3,5 per mille
per far quadrare i conti delle municipalità che sono sempre più depauperate
dallo Stato centrale. Ora i nodi stanno
arrivando al pettine: “Le associazioni di categoria, edili e commercianti in
testa, puntano l’indice su un inasprimento della pressione fiscale proprio a
partire dagli immobili. La Tasi è una vera patrimoniale che presenta profili
di incostituzionalità. I due settori sono da tempo in sofferenza e vessarli
ulteriormente significa solo allontanare la ripresa”.
Il pasticcio viene da
lontano, ricorda Arrigoni: “La riforma dell’imposizione fiscale sugli immobili
è iniziata male con Monti e proseguita con superficialità e dilettantismo con
Letta. Ora cittadini e attività economiche pagano un conto salatissimo. Anche
dalla Tari, la nuova tassa sui rifiuti che ricalca la Tares, arriveranno, se
non peggiorate, le legnate del 2013”.
Inoltre, come non
bastassero Tasi e Tari a rappresentare un ostacolo alla ripresa del settore,
c'è un ulteriore timore di un peggioramento dell'inasprimento fiscale con il
nuovo sistema di calcolo dei valori immobiliari che deriverà dalla riforma
del catasto oggetto di delega del Governo.
Paolo Arrigoni,
compatibilmente con i lavori del Senato, farà sentire il suo sostegno nelle
sedi istituzionali, ma anche partecipando il 18 febbraio alla giornata di
mobilitazione promossa da Rete Imprese Italia a Roma, accanto alle aziende e
alle associazioni imprenditoriali lecchesi.
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