mercoledì 29 gennaio 2014

MANDELLO DOPO IL "GIORNO DELLA MEMORIA"

L’assessore Maurizio Bertoli: “Disprezzo
o calcolo politico? In ogni caso barbarie”
L’assessore alla Cultura del Comune di Mandello, Maurizio Bertoli (nella foto), ha diffuso oggi questa dichiarazione:
“Parlamento Italiano, legge 211, 20 luglio 2000: “Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah [...], le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte… Art. 2. In occasione del ‘Giorno della Memoria’ […] sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione […] su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.”
Detto fatto. Mentre l’amministrazione comunale mandellese, in un teatro “De Andrè” fortunatamente gremito, assolve i propri compiti istituzionali proponendo ai cittadini uno di quei “momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione…”, contemporaneamente a Mandello un noto Movimento politico presenta pubblicamente il proprio programma e un’associazione culturale tiene una serata propedeutica alla visita di una mostra artistica, con il patrocinio dell’amministrazione provinciale. Comportamenti di fronte ai quali non si sa francamente cosa pensare: ignoranza di un appuntamento civile? Deliberato disprezzo del suo significato simbolico? O, ancora, calcolo politico? Difficile dire. Barbarie in ogni caso, consapevole o no”.

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