Il sen. Arrigoni: “Su 'svuotacarceri'
la nostra battaglia continua”
LECCO - “Abbiamo occupato gli uffici del presidente del Senato per protestare contro la forzata ripresa della trattazione del disegno di legge ‘svuotacarceri’, un vero e proprio indulto smascherato, che prevede la depenalizzazione di reati gravi, ma anche la cancellazione del reato di immigrazione clandestina voluta dai 5 stelle. Grave che, senza una Conferenza dei capigruppo, sia stato cambiato il calendario dell’Aula deciso ieri pomeriggio e che per stamane prevedeva la ripresa della discussione del disegno di legge sull'abusivismo edilizio (70.000 edifici da demolire!) in Campania”.
Così il senatore lecchese Paolo Arrigoni (nella foto) spiega la protesta della Lega Nord ieri a Palazzo Madama con l’occupazione, da parte dei senatori del Carroccio, degli uffici di Grasso. “Una scelta, quella di riprendere la votazione sullo ‘svuotacarceri’, dettata con ogni probabilità dalla volontà di Governo e maggioranza di arrivare in fretta all’approvazione, senza adeguata discussione, di un provvedimento che manderà ai domiciliari, comodi nel salotto di casa ma pronti per uscire la sera a delinquere di nuovo, migliaia di malviventi, mettendo ancora più a rischio la sicurezza dei cittadini e vanificando il lavoro delle forze dell'ordine”, prosegue Arrigoni.
Per tutta la mattinata di ieri i senatori leghisti hanno dato battaglia, contestando l’introduzione di pene alternative. La Lega si è "divisa": mentre alcuni parlamentari occupavano gli uffici del presidente, gli altri ‘inchiodati’ in Aula hanno iniziato a illustrare i 160 emendamenti proposti per modificare il provvedimento.
“A inizio di seduta abbiamo chiesto una ‘Capigruppo’ ma ci è stata negata - spiega Arrigoni - È stato stracciato il regolamento del Senato: se non esistono più regole salta la democrazia”. Assente Grasso, la presidente di turno “ha deciso, in maniera del tutto arbitraria, l’inversione dell’ordine del giorno. Ma anche sugli emendamenti, dopo due giorni di nostri interventi in discussione generale, abbiamo tenuto in scacco Governo e maggioranza, tanto da indurli, già dopo tre ore, alla sospensione e a rinvio dell'esame la prossima settimana. Solo dopo il gruppo ha abbandonato gli uffici di Grasso. Per la Lega Nord, per i cittadini onesti e per le vittime dei delinquenti è un giorno di vittoria. La battaglia riprenderà martedì. Intanto sabato mattina con i militanti faremo tanti presidi davanti alle carceri, anche quello di Lecco a Pescarenico”.
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