e strumenti per l'autofinanziamento
LECCO - Si è tenuto al Cis - Centro Studi d’Impresa, a Valmadrera, il convegno organizzato dal So.Le.Vol. dal titolo “Opportunità e strumenti per l’autofinanziamento e la crescita delle organizzazioni no-profit”. Sala gremita per l’appuntamento che ha visto la partecipazione di oltre 60 rappresentanti degli enti associativi della provincia di Lecco.

Al convegno è intervenuto anche Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, il quale ha illustrato le caratteristiche dell’ente specializzato nel servizio al mondo non profit che oggi destina almeno il 50% degli utili a un fondo (oggi 24 milioni di euro) che garantisce il credito alle ONP minori.
In rappresentanza della Fondazione della provincia di Lecco ha preso la parola il segretario generale Emilio Amigoni, il quale ha messo in evidenza la necessità di stimolare la cultura del dono quale modalità per esercitare quella responsabilità sociale che consideriamo un dovere di ogni cittadino e di ogni soggetto operante nella società civile. “Il futuro del territorio in cui operiamo necessità della promozione di sinergie concrete che partano dalla condivisione di esigenze e obiettivi fra il Terzo settore, il mondo produttivo e le istituzioni locali. La collaborazione e il coinvolgimento del volontariato nella lettura dei bisogni sociali, nella stesura dei Piani di Zona 2012/2014, lo sviluppodella co-progettazione quale strumento utile allo sviluppo dei nuovi servizi, stanno a testimoniare il salto di qualità del fare del nostro Welfare locale – dichiara Angelo Vertemati, presidente del So.Le.Vol. – Da tempo il contesto ci costringe a pensare e progettare con risorse scarse da un lato e a constatare, dall’altro, un ruolo sempre più pregnante delle associazioni per sopperire alle esigenze dei cittadini più fragili”.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto e speriamo di aver offerto agli ospiti del convegno un momento di analisi e approfondimento sui modi in cui le associazioni di volontariato del territorio provinciale possono essere sostenute dal mondo del credito – ha concluso Vertemati – Il riscontro avuto è emblematico della necessità di riformare il welfare a partire dalle esigenze territoriali”.
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