non sappiamo fare squadra ”
ERBA - “Cos’è successo a questo nostro Paese? Diciamo che siamo geniali, ma in cosa lo siamo? Forse a creare scarpe e borse, forse nel fare vestiti, ma la tecnologia la fanno tutta all’estero e così molti sono stati costretti ad andarsene perché qui non sono stati aiutati. I giovani? Li mettiamo sempre in fondo, quando non in soffitta. E pensando a loro, dobbiamo ammettere che non abbiamo neppure buone università”.
Oliviero Toscani, indiscusso maestro della comunicazione creativa, fotografo e pubblicitario di fama internazionale, ha richiamato l’attenzione dei numerosi operatori del settore turistico intervenuti oggi a Lariofiere di Erba al “TTT Preview”.
A introdurre il suo intervento Andrea Camesasca, ideatore del format, delegato al turismo nella giunta della Camera di Commercio di Como e componente del direttivo di Lariofiere, il quale ha ricordato che “la cultura senza comunicazione è destinata a rimanere fine a se stessa e non è turismo”. “Proprio la comunicazione - ha detto Camesasca - rappresenta del resto uno degli elementi che contribuiscono maggiormente a dare un plus alle strategie sottese alla valorizzazione del turismo. Non a caso il TTT Preview guarda alla condivisione di contenuti utili per gli operatori del comparto e nel contempo vuole dare avvio a un percorso comune che non potrà che sfociare nell’innovazione”.
Parola e microfono sono poi passati a Oliviero Toscani, classe 1942, originario di Milano. Ha colto nel segno, Toscani, a giudicare dall’attenzione con cui è stato seguito il suo appassionato intervento. E soprattutto non ha risparmiato nessuno, o quasi. “Dobbiamo fare i conti con tanta gente inutile – ha detto – che pensa soltanto a frenare ogni idea creativa. La scuola? Serve ad annoiare e questa è una grande e grave responsabilità, perché poi qualsiasi sentimento innovativo viene soffocato dalle istituzioni”.
Oliviero Toscani, che ha tra l’altro insegnato comunicazione visiva in numerosi atenei, ha aggiunto che “avremmo bisogno di amministratori coraggiosi perché viviamo in un Paese difficile e perché ormai si è creato un disagio fatto di infelicità e di paura. Non a caso siamo l’unico Paese civile al mondo che non ha mai fatto una rivoluzione!”.
Ma qual è la fotografia che il grande maestro farebbe di questa nostra Italia? “E’ quella di una spiaggia - ha risposto - con una donna sui 35 anni, già un po’ sfatta, che urla al proprio bambino di uscire dall’acqua perché ha appena mangiato e non può ancora fare il bagno… Così è ridotto oggi il nostro Paese”.
Quindi un’altra amara considerazione che si lega strettamente allo sviluppo del turismo: “Noi purtroppo, a differenza di altre nazioni anche europee, non riusciamo a “fare squadra” e non a caso quello che fa il nostro vicino non va mai bene. Ma sono molti ad avere gravi responsabilità, a partire da quelli che hanno devastato il nostro territorio. E allora forse dovremmo iniziare a demolire certi cubi orribili e quei cementi a vista che stanno tanto male. Lo dico in particolare per la Lombardia, che deve essere ricostruita perché sono troppe le cose inguardabili”.
Claudio Bottagisi
Di seguito, una serie di immagini dell'incontro a Lariofiere con Oliviero Toscani (cliccare sulle foto per ingrandirle).
(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI) |
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