domenica 21 luglio 2013

IL FESTIVAL "VOCES" HA FATTO TAPPA A CORENNO PLINIO

Dal gregoriano al klezmer lungo la "route tzigane"
CORENNO PLINIO - Un applaudito concerto e un affascinante intreccio tra canti mariani di un manoscritto medievale, brani klezmer degli ebrei dell’Europa centrale e lo swing “manouche” dei musicisti zingari, per un ideale pellegrinaggio che partendo dal Santuario di Senale, davanti a Castel Tirolo, un tempo meta dell’appuntamento di Ferragosto dei gitani, è arrivato fino a Saint-Marie-de-la-Mer in Camargue, dove è venerata “Sara la nera”, la santa protettrice di tutti i nomadi. Il tutto con il castello di Corenno Plinio e la chiesa di San Tommaso Becket a fare da suggestiva cornice, ancora più spettacolare nel momento in cui, sul calar della sera, sia la fortificazione sia l’edificio sacro sono stati “accesi” da un team di designer della luce.
Il Festival di musica tradizionale e antica “Voces”, proposto per il secondo anno consecutivo da Res Musica con l’Associazione Sviluppo Non profit, ha così tagliato sabato sera lungo la riviera orientale del lago il traguardo di un’altra splendida tappa nel tragitto voluto per dar voce alle persone quali testimoni del sapere e delle tradizioni attraverso la partecipazione dell’intera comunità.
A esibirsi, nel cortile del palazzo Sormani Andreani dove fin dall’apertura dei cancelli ha trovato posto un gran numero di spettatori, la Ziganoff Jazzmer band e il gruppo vocale Laurence Feininger, del quale fanno parte Giulia Gabrielli, Salvatore De Salvo, Roberto Gianotti e Marco Gozzi. A comporre la Ziganoff Jazzmer band erano invece Rossana Caldini al violino, Renato Morelli alla fisarmonica, Michele Ometto alla chitarra, Hannes Petermair al sousaphone, Christian Stanchina alla tromba e al flicorno soprano e Fiorenzo Zeni al sax soprano e al clarinetto. Con loro si è esibita, a sua volta applauditissima, Caroline Meyerhofer ai flauti antichi.
Alle sequenze gregoriane in latino e ai brani “manouche” si sono così aggiunti gli stilemi dei Klezmorin, con le diverse tradizioni che si sono fuse in un’unica proposta musicale e culturale ricca di suggestioni e di fascino.
Bravissimi, come detto, gli interpreti, ai quali soltanto la pioggia (che ha iniziato a cadere su Corenno fortunatamente proprio a conclusione del concerto e che ha purtroppo costretto i tecnici di Meeting Project a “spegnere” il castello) ha impedito di proporre il “bis” auspicato dai presenti.
Apprezzate anche le visite guidate alla chiesa dedicata a San Tommaso Becket (a cura di Roberto Pozzi ) e ricca di pregevoli affreschi e al suggestivo borgo di Corenno, a picco sul lago. Importante si è dimostrata per l’occasione la collaborazione assicurata dal Comune di Dervio e dalla delegazione di Lecco del Fai (Fondo Ambiente Italiano).
Il Festival Voces, che si avvale della qualificata direzione artistica del musicologo Angelo Rusconi, proseguirà sabato 27 luglio a Pasturo. Con inizio alle 21.30, nella chiesa di Sant’Andrea, attigua al cimitero dove riposa la poetessa valsassinese Antonia Pozzi e con un allestimento particolare di luci e altri simboli luminosi, si esibirà l’Ensemble Harmonia Cordis.
L’allestimento sarà a cura di Antonio Arlati. Il concerto sarà preceduto alle ore 18 da una visita guidata - a cura di Marco Sampietro degli “Amici della torre” di Primaluna - ai “dipinti ritrovati”, con partenza da piazza del Comune.
Claudio Bottagisi
Di seguito, una serie di immagini di Corenno, della sua chiesa con gli affreschi e del concerto di sabato del Festival "Voces" (cliccare sulle foto per ingrandirle).
(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI)










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