domenica 21 luglio 2013

A DERVIO IL COMMOSSO SALUTO A DON SILVIO

"Vi lascio e parto per la missione in Perù,
ma porterò tutti voi nel mio cuore"
di Claudio Bottagisi
DERVIO - Una cerimonia toccante, durante la quale c’è chi non ha saputo trattenere le lacrime. Un addio, o per meglio dire un arrivederci, a un sacerdote che ha saputo farsi benvolere e che nessuno, a Dervio ma anche in altri paesi del Lago e della Valvarrone, dimenticherà facilmente. Era la domenica, quella appena trascorsa, del saluto ufficiale a don Silvio Andrian, il decano dell’Alto Lario prossimo a lasciare il nostro Paese, destinazione la missione di Pucallpa in Perù.
Un saluto tutt’altro che formale, a cominciare da quello dei “suoi” giovani. “Fai il bravo, se puoi - gli ha detto una ragazza appena prima che si concludesse la messa celebrata all’esterno dell’oratorio derviese - sennò fai quello che vuoi…”.
Ad accompagnare il rito il coro Delphum diretto dal maestro Gianfranco Algarotti, affiancato da una rappresentanza di cantori delle corali della comunità pastorale San Carlo Borromeo, che oltre a quella di Dervio comprende le parrocchie di Corenno Plinio, Dorio, Sueglio e Tremenico. In prima fila il sindaco di Dervio, Davide Vassena, e Pierfranco Pandiani, primo cittadino di Tremenico e presidente dell’Unione dei Comuni della Valvarrone.
“Oggi ci salutiamo dopo aver percorso insieme un tratto di strada durato cinque anni - ha detto don Silvio all’omelìa - perciò vi dico grazie, con tutto il cuore”. Il primo ringraziamento del sacerdote è stato però “per il Signore che ci ha fatto incontrare”. “Lui è l’amore profondo della mia vita – ha specificato – e lui mi ha condotto per mano nei 22 anni fin qui svolti del mio ministero”.
Un altro “grazie” l’ha rivolto ai suoi confratelli preti, poi ai poveri da lui incontrati in questi anni sul Lago. “Penso a loro – ha affermato – perché quei fratelli si sono messi alla ricerca del Signore e della sua volontà. Alcuni sono giovani, altri adulti, ma tutti indistintamente mi hanno fatto sentire loro compagno di viaggio nel cammino della fede”. Quindi un altro ringraziamento a tutti quelli (“e sono tanti”) che hanno fatto e continuano a fare del bene, senza cercare ricompense né gratificazioni. “Per tutti la strada della vita riserva sorprese – ha aggiunto – e prima o poi Dio arriva e saprà ricompensarvi”.
Un grazie particolare il decano l’ha rivolto agli alpini, “che in questi cinque anni mi hanno amato, stimato e a volte addirittura coccolato”. Quindi, ricordando l’imminente partenza per il Perù, don Silvio ha detto: “Parto con la gioia nel cuore. Non so cosa mi attende a Pucallpa, ma so che il Signore non delude mai. Perché vado fin laggiù, quasi alla fine del mondo come direbbe Papa Francesco? Non lo so neppure io, se non perché il Signore mi chiama, ma non temete. Starò riguardato e mi guarderò dai pericoli. Voi pregate per me”. Poi una richiesta ai fedeli che lo ascoltavano: “Prima di partire vi chiedo di amare sempre il Signore e i poveri. E di amare i vostri preti, accettandoli e facendo sentire loro il vostro affetto e la vostra comprensione”. “Mi mancheranno il lago e questi monti meravigliosi - ha concluso - ma vi assicuro la mia povera preghiera e, di cuore, vi auguro ogni bene”.
Di seguito, le immagini della cerimonia religiosa e del saluto a don Silvio, in partenza per il Perù (cliccare sulle foto per ingrandirle).
(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI)














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