Dervio e l'emergenza Superstrada:
ecco le proposte del Comune
DERVIO - Il Comune di Dervio ha proposto un documento d’intenti, condiviso da tutti i gruppi consiliari, per andare oltre l’emergenza provocata dalla Superstrada 36. La chiusura della Superstrada fra Dervio e Piona ha riportato infatti di attualità l’esigenza di un adeguamento della rete viabilistica soprattutto in funzione di un più razionale e sicuro collegamento tra la Superstrada e la Provinciale 72.
Il Comune di Dervio, in collaborazione con la Provincia, sta cercando di attuare il completamento del secondo lotto dello svincolo di Dervio che prevede questo collegamento, del quale la Provincia di Lecco ha l’incarico della progettazione e di cui sono già state sviluppate diverse soluzioni tecnicamente realizzabili ma che non hanno avuto seguito per limiti economici o per i vincoli posti dalla Soprintendenza.
Alla luce di quanto verificatisi nei giorni scorsi e soprattutto nella prospettiva di scongiurare ulteriori situazioni di criticità, il Comune di Dervio ritiene di poter mettere a disposizione una porzione del proprio territorio per realizzare quest’opera che dovrebbe essere intesa non soltanto in funzione di esigenze strettamente locali, ma principalmente come un'infrastruttura al servizio della viabilità interprovinciale, utile in caso di emergenze sulla Superstrada che, proprio nel tratto Dervio-Piona, presenta le maggiori criticità conseguenti ad un’instabilità geo-morfologica.
Gli elementi risolutivi che caratterizzerebbero questa scelta sono numerosi: l’interconnessione, che si svilupperebbe in un tracciato di lunghezza molto limitata, rappresenterebbe una funzionale valvola di sfogo per la Ss 36 nel caso di improvvise chiusure della galleria di Monte Piazzo; il tracciato alternativo alla Ss 36, che attualmente per il traffico leggero va dallo svincolo di Bellano a quello di Piona su un percorso di circa 15 chilometri, verrebbe contenuto, tra Dervio e Piona, in circa 6 chilometri. Per il traffico pesante la riduzione sarebbe ancora più consistente, considerato che il percorso attuale si sviluppa sui 30 chilometri che separano Abbadia da Piona; il nuovo collegamento consentirebbe di evitare il transito nei centri abitati di Bellano e Dervio ed eviterebbe il blocco del traffico, per più di 50 volte al giorno, in corrispondenza dei due passaggi a livello, e le problematicità per il traffico pesante determinate dal transito in galleria fra Bellano e Dervio.
L’opera risulta già finanziata nella misura di 5 milioni di euro. Considerando i costi sostenuti anche solo in questa fase di emergenza dalla Pubblica amministrazione e dai privati, oltre che le ricadute negative su tutti i settori produttivi sul lago, in Valtellina e Valchiavenna, si può ragionevolmente ipotizzare che i fondi eventualmente mancanti per il finanziamento completo di un collegamento a doppia corsia siano un onere sicuramente inferiore ai costi sostenuti per un'emergenza viabilistica come quella attuale.
Per tutte queste ragioni riteniamo sia doveroso, per chi gestisce lo sviluppo di questi territori, ricercare una convergenza su un’ipotesi progettuale che, eventualmente, potrebbe anche essere gestita dalla stessa Anas, col sostegno statale, regionale e delle istituzioni del territorio di Lecco e Sondrio.
La nostra richiesta è stata trasmessa alla Regione, alle due province, ai Comuni del territorio, alle Comunità montane e alle associazioni di categoria. Alcuni di questi enti hanno già dato il loro appoggio e altri lo daranno nei prossimi giorni; anche nell’audizione con la commissione lavori pubblici della Regione, tenutasi venerdì 7 giugno al Pirellone, i rappresentanti degli enti presenti hanno appoggiato questa proposta. Ci attendiamo quindi che possa essere considerata con maggiore interesse rispetto a quanto sia stato fatto in passato.
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