per il Festival "Controcorrente"
di Claudio Bottagisi
MANDELLO LARIO - Nella presentazione della “due giorni” jazzistica il sindaco Riccardo Mariani aveva scritto: “Non ci stiamo a diventare gli spettatori del declino. Oggi più che mai vogliamo condividere la bellezza e il divertimento, il tempo e gli spazi della nostra comunità, per ospitare la musica e tutti coloro che si uniranno a noi da qualunque luogo perché l’arte è universale, come dovrebbe esserlo la democrazia”. E ieri al cinema teatro comunale di Mandello la prima serata del Festival “Controcorrente” organizzato dall’amministrazione pubblica con Acel Service e lo studio legale La Scala di Milano in veste di main sponsor (un sostegno all’evento è stato assicurato anche dalla Camera di Commercio, dallo Spi Cgil di Lecco, da Autovittani, da EuroSpin, da Sircatene, dalla Moto Guzzi e da Tecno habitat) ha centrato nel segno.
Teatro esaurito in ogni ordine di posti già un’ora prima dell’inizio dello spettacolo e folla anche all’esterno del locale, dov’era stato allestito un maxischermo.
In sala i momenti magici li hanno regalati gli straordinari interpreti chiamati a dar vita alla serata: da Francesco D’Auria a Beppe Caruso, da Paolo Fresu a Daniele Di Bonaventura, uno più bravo dell’altro verrebbe da dire. Perché se è vero che D’Auria e Caruso hanno entusiasmato e stupito per la loro bravura e abilità nel passare da uno strumento a un altro, alcuni dei quali decisamente insoliti, è altrettanto innegabile che la musica proposta da Fresu e Di Bonaventura ha letteralmente stregato i presenti, che a conclusione della serata hanno tributato agli artisti una meritatissima standing ovation che è valsa loro una serie di bis.
Bella, tra i momenti più significativi della serata, l’idea di Vittorio Addis di introdurre l’esibizione di Paolo Fresu attraverso la lettura di alcuni pensieri proprio del grande jazzista. E significativo il passaggio in cui il musicista sostiene che “produrre cultura vuol dire promuovere l’uomo”, così come la sollecitazione a vedere il mondo “con lucidità e senza pregiudizi” e l’invito ai giovani a tracciare strade “meno tortuose di quelle che stiamo percorrendo di questi tempi”.
Insomma una serata da ricordare, come certamente indimenticabile sarà quella odierna che a partire dalle 20.45 vedrà esibirsi Luciano Biondini, fisarmonicista umbro di Spoleto, con Gavino Murgia, nuorese, avvicinatosi allo studio del sax all’età di 12 anni, e Claudio Fasoli (sassofonista originario di Venezia ma milanese d’adozione) con Luca Garlaschelli al contrabbasso. Per un’altra serata “controcorrente”.
Di seguito, le immagini della serata (cliccare sulle foto per ingrandirle).
(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI) |
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