venerdì 17 maggio 2013

L'ESPANSIONE DELLA MEDIA E GRANDE DISTRIBUZIONE

Confcommercio Lecco: "Tutelare i negozi
di vicinato è nell'interesse di tutti"
LECCO - Il problema dell’espansione della media e grande distribuzione torna periodicamente a occupare l’agenda lecchese. E periodicamente la Confcommercio prova a intervenire per limitare i danni e tutelare i negozi di vicinato.
A rimarcare i recenti timori è il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa (nella foto). “Senza creare allarmismo - afferma - stiamo assistendo in questi ultimi mesi a segnali preoccupanti. In questa fase in cui molti Comuni stanno mettendo mano al Pgt, stiamo notando scelte che non possono passare inosservate, tutte tese a spalancare le porte all’insediamento della media e grande distribuzione. Basti pensare ai recenti casi di Colico, Malgrate, Calco e Casatenovo e per certi versi anche Costa Masnaga. Senza dimenticare gli incontri effettuati nei mesi scorsi per gli interventi prospettati a Barzanò, Castello Brianza, Pescate, Mandello e Suello. Tutte azioni che presentano forti criticità".
Confcommercio Lecco ribadisce una volta di più il suo no a un’ulteriore espansione in questo senso e evidenzia l'assoluta contrarietà in tutte le sedi e su tutti i tavoli.
Aggiunge Ciresa: “L’associazione ha incontrato le Amministrazioni interessate confrontandosi con i sindaci Grega (Colico), Codega (Malgrate), Bonacina (Costa) e Fumagalli (Calco). Prossimamente parleremo anche con il sindaco Colombo di Casatenovo. Sull’insediamento della Gdo l’attenzione è sempre alta. Nel limite delle nostre possibilità spenderemo tutte le energie e le risorse possibili per contrastare ulteriori espansioni che a nostro avviso sono ingiustificabili e pericolose: il nostro territorio è già saturo. L’equilibrio di oggi non va messo a rischio: basta poco per mandare tutto all'aria. La nostra azione va nella direzione di difendere il pluralismo distributivo che è un valore per questo territorio, come ha recentemente ribadito anche il nostro presidente nazionale, Carlo Sangalli. E’ evidente a tutti come non vi sia alcuna necessità oggettiva di procedere ad accrescere la presenza della grande distribuzione. Non vi è alcun incremento demografico significativo di cui tenere conto e i piani del commercio fotografano già una situazione consolidata e senza spazio per altri insediamenti significativi”.
L’invito alle Amministrazioni locali è pressante: “Pur comprendendo le necessità di fare cassa di fronte ai continui tagli dello Stato, come Confcommercio auspichiamo che i Comuni non si facciano ingolosire dal discorso degli oneri urbanizzazione. Altrimenti il rischio a cui andrà incontro anche il nostro territorio è quello di vedere chiuse numerose attività con una profonda desertificazione centri urbani e, per le casse degli stessi Comuni, con ammanchi di entrate tributarie che vengono da chi ha un’impresa”.
Sul tema della grande distribuzione un aiuto potrebbe arrivare dalla Regione: “Confidiamo che la moratoria promessa in campagna elettorale e riaffermata anche in occasione del recente tavolo regionale dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, diventi realtà al più presto: la tutela degli esercizi di vicinato dev'essere una priorità, nell’interesse di tutti".

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