a Mandello… la luna dal monte
di Claudio Bottagisi
MANDELLO LARIO - Un bel concerto, “ispirato” a Pierangelo Bertoli e dedicato al cantautore di Sassuolo scomparso poco più di dieci anni fa e alle sue indimenticabili canzoni. Ieri sera al cinema teatro De Andrè di Mandello Luca Bonaffini, cantautore mantovano e storico collaboratore di Bertoli, ha aperto il “suo” diario per raccontare in particolare la notte in cui l’artista emiliano lo convocò a casa sua per scrivere il testo di Spunta la luna dal monte, un brano inviatogli da una casa discografica in dialetto sardo, da presentare al Festival di Sanremo.
“Era il 6 gennaio 1991 - ha spiegato Bonaffini - e quella volta ho assistito a qualcosa che non credevo possibile”. In effetti se è vero che i romanzi si ispirano alla realtà, la storia di Spunta la luna dal monte, secondo il cantautore esibitosi a Mandello, è più simile a un film di quelli che fanno riflettere piuttosto che a una delle solite ben riuscite operazioni discografiche. La canzone fu scritta nello studio di Bertoli, allora in viale Venezia a Sassuolo. E là sono nati l'album Oracoli e ballate come Chiama piano, proposta ieri da Bonaffini, che sul palco del “De Andrè” era affiancato dalla bravissima vocalist Giò Canevese.
Una bella serata, si è detto, introdotta dall’assessore alla Cultura del Comune di Mandello, Maurizio Bertoli. Questi non ha mancato di porre in risalto la bravura di Bonaffini e di sottolineare come “le canzoni di Pierangelo Bertoli sono incise nella memoria un po’ di tutti noi”.
Bonaffini ha quindi raccontato il suo legame con il grande cantautore, da lui conosciuto nel 1983. “Avevo appena compiuto vent’anni - ha detto - e gli telefonai. Lui mi diede subito appuntamento a casa sua”. “Pierangelo non ha mai rinnegato la propria identità - ha detto nel corso della serata - e ha saputo trasformare il piombo in oro, un handicap in un successo”.
Bonaffini e Gio Canevese hanno proposto alcune tra le più note canzoni di Bertoli, a partire da Cent’anni di meno e da Certi momenti per arrivare a Rosso colore e appunto a Spunta la luna dal monte, passando da Varsavia, da Eppure soffia e dal Pescatore. Ad accompagnare Bonaffini nell’esecuzione di quest’ultimo brano è stato il mandellese Silvio Iannice, salito spontaneamente sul palco del cinema teatro. Quindi il bis (anzi, una serie di bis) e il congedo. Con il bagaglio delle emozioni trasmesse da Bonaffini. E da Pierangelo Bertoli.
Di seguito, alcune immagini del concerto al cinema teatro di Mandello (cliccare sulle foto per ingrandirle).
(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI) |
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