mercoledì 10 aprile 2013

LA PROVINCIA DI LECCO CONTRO IL GOVERNO

Nava e Fumagalli: "Presi in giro, ancora una volta"
Il presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava (nella foto), e l’assessore al Bilancio Ennio Fumagalli denunciano l’ennesima presa in giro del Governo Monti nei confronti degli enti locali, con l’emanazione del Decreto relativo allo sblocco dei pagamenti delle Pubbliche amministrazioni. Questa la loro dichiarazione:
“La Provincia di Lecco attualmente ha un fondo di cassa di 61 milioni di euro, a conferma della solidità e della virtuosità dell’ente, frutto di una gestione oculata delle risorse pubbliche. Sostanzialmente ciò si traduce nella solvibilità reale di tutti gli impegni di spesa effettuati dall’ente stesso. In riferimento alle norme del Decreto, che si riferisce ai debiti della Pubblica amministrazione accertati al 31 dicembre 2012, la Provincia di Lecco a oggi potrebbe pagare una quota di circa 7.900.000 euro, pari al 13% dell’intera liquidità, nella misura massima, secondo lo stesso decreto, del 50% di un importo autorizzato dal ministero, che a oggi ancora non si conosce. L’intera cifra pagata, sempre secondo il decreto, viene tolta dal calcolo del Patto di stabilità e quindi permetterebbe all’ente di restare all’interno dei parametri del Patto e di poter continuare a erogare i pagamenti anche per i debiti 2013.
Ora, la nostra Amministrazione, come la maggior parte delle Province, ha già sbloccato una parte dei pagamenti sospesi dalla norma astrusa del Patto di stabilità, in seguito a interventi di urgenza e per aiutare, in questo momento di grave crisi, le nostre aziende e, stando all’interpretazione attuale della norma, i pagamenti effettuati dal 1° gennaio 2013 alla data di entrata in vigore del decreto non rientrerebbero nel calcolo citato. Quindi, non potendo scomputare i pagamenti già effettuati alle ditte creditrici, l’ente Provincia non potrebbe rientrare nei parametri del Patto di stabilità, restando in una situazione di stallo, sia per i pagamenti pregressi sia per i pagamenti e gli investimenti successivi. Morale: chi è virtuoso, chi lavora per il territorio ed è sensibile ai bisogni del tessuto economico-sociale della propria provincia viene perennemente tartassato. Chi invece si attiene alle norme di una burocratizzazione ormai divenuta indecente e si disinteressa delle esigenze dei lavoratori e delle aziende viene premiato e lodato".

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