A Lecco Sangalli, numero uno di Confcommercio
LECCO - Il presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli (nella foto), arriverà per la prima volta a Lecco da “numero uno” dell’associazione il prossimo 8 aprile. Sangalli interverrà alla presentazione dello studio “Il sistema della distribuzione nella provincia di Lecco: evoluzione, sfide e prospettive” in programma nella sala conferenze di palazzo Falck in piazza Garibaldi a Lecco.
L’inizio è fissato per le 17 con i saluti del presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa. Seguiranno gli interventi di Michele Scarpinato, Federica Ancona e Alberto Zipoli, che entreranno nel dettaglio della ricerca di Eupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia). Alle 18 sono previste le conclusioni di Sangalli.
“Siamo orgogliosi che il presidente Sangalli abbia accolto il nostro invito - evidenzia il presidente Ciresa - Siamo certi che con la sua consueta lucidità saprà analizzare quanto emerso dalla ricerca e saprà dare indicazioni utili e importanti ai nostri associati”.
Lo studio commissionato a Eupolis mostra una fotografia in evoluzione del settore del commercio e fornisce uno strumento prezioso ai commercianti e all'associazione per compiere le scelte strategiche del prossimo futuro. "Abbiamo deciso come Giunta di commissionare questo studio e in occasione della presentazione ufficiale della ricerca avremo modo di analizzare nel dettaglio quanto emerso. Oggi è sempre più fondamentale avere un quadro chiaro e dettagliato del contesto in cui siamo chiamati a operare. Questo permette di districarsi con maggiori competenze in un mercato incerto e complesso".
Sono tanti gli aspetti sviscerati dalla presenza dei piccoli negozi a quella della grande distribuzione: "La presenza della Gdo ha raggiunto livelli significativi e da tempo noi mettiamo in guardia da un’ulteriore espansione. Ma non siamo miopi e sappiamo benissimo che il commercio tradizionale deve confrontarsi con queste strutture. Si tratta di una sfida a cui nessuno intende sottrarsi e di certo lo studio di Eupolis è stato fatto proprio con l’intento di avere anche uno stimolo. Quello che chiediamo però alle istituzioni, e ai Comuni in particolare, è di non farsi sviare dalle proposte allettanti, anche in termini economici, di chi vuole insediare medie e grandi superfici commerciali. Sono tanti i territori che dopo avere aperto indiscriminatamente alla grande distribuzione hanno visto chiudere i negozi di vicinato e quindi impoverirsi il proprio tessuto sociale”.
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