mercoledì 6 marzo 2013

PER I 50 ANNI DI SACERDOZIO DEL PRELATO


Quando Benedetto XVI scrisse al vescovo Maggiolini
COMO - Una lettera tenera e affettuosa, ma dai contenuti profondi. Una lettera per dirgli grazie per la forza con cui aveva saputo esercitare il suo ministero e incoraggiarlo a proseguire lungo la strada intrapresa esattamente mezzo secolo prima. Arrivava dai palazzi vaticani, era scritta in latino e portava una firma illustre, quella di Benedetto XVI. Era il 2005. Il destinatario era monsignor Alessandro Maggiolini, da 50 anni sacerdote (venne ordinato il 26 giugno del ‘55) e dal 1989 vescovo di Como. Maggiolini, morto nel 2008 e al quale è succeduto monsignor Diego Coletti, tuttora alla guida della Chiesa lariana, era conosciuto per il suo stile diretto e le sue prese di posizione a volte particolarmente forti.
Monsignor Maggiolini con Papa Benedetto XVI.
Papa Ratzinger - che nel 1997, da Prefetto della congregazione per la dottrina della fede, aveva visitato la diocesi comasca - si rivolgeva al presule di Bareggio chiamandolo “venerabile fratello” e manifestandogli “sentimenti di carità fraterna”. Ricordava, il pontefice, l'appuntamento con il “giubileo d'oro” del vescovo e si congratulava con lui “per il fruttuoso sacro ministero esercitato”. Poi il riconoscimento al ruolo svolto: “Nell'affrontare con grande impegno la ben grave missione episcopale - scriveva il Papa - come padre e maestro ti sei dedicato con tutte le tue energie, giorno dopo giorno, affinché i fedeli a te affidati sempre più conoscessero e sempre meglio seguissero Cristo, luce vera che illumina ogni uomo”. Non mancavano i riferimenti agli sforzi fatti dal vescovo per promuovere la sacra liturgia, la formazione del clero e l'apprezzamento per la collaborazione alla stesura del nuovo catechismo e al convegno eucaristico “solennemente iniziato da Giovanni Paolo II”. Quindi l'auspicio di Papa Ratzinger: “Cristo ti fortifichi con la sua grazia e ti arricchisca dei suoi doni”.
Claudio Bottagisi

Nessun commento:

Posta un commento