sabato 16 marzo 2013

LA "MECI" FINO A DOMANI A LARIOFIERE


Risparmio e efficienza energetica,
una sfida da raccogliere
ERBA - L’ottanta per cento degli edifici esistenti, pubblici e privati, che caratterizzano il tessuto urbano dei nostri comuni risale agli anni Settanta, quando temi come il risparmio e l’efficienza energetica, la sicurezza antisismica, il comfort e l’isolamento acustico erano del tutto sconosciuti. Rimettere mano a questo patrimonio rappresenta dunque una sfida per le pubbliche amministrazioni, m anche un’opportunità per l’edilizia e per l’intera comunità. È questo il messaggio emerso dal convegno inaugurale della 30esima Meci, in programma fino domani, domenica 17, a Lariofiere di Erba. Un convegno (nella foto i relatori) che ha voluto fare il punto su questo tema, centrale per il presente e il futuro del settore delle costruzioni. Del resto, come ricordato dal presidente del Gruppo di lavoro Meci, Paolo Valassi, è la stessa Europa a volerlo, con una apposita direttiva.
 Lo ha ribadito nel suo intervento Massimo Beccarello, professore associato al Dipartimento di scienze economico-aziendali e diritto per l'economia dell’Università degli Studi Milano Bicocca: “Sembra che in Italia manchi ancora la consapevolezza del ruolo dell’efficienza energetica. L’efficienza energetica non solo è fondamentale per la sicurezza del Paese, ma è indispensabile anche per centrare gli obiettivi comunitari relativamente alle fonti rinnovabili e per dare più competitività al nostro sistema imprenditoriale. La Comunità Europea ha voluto trasformare la spesa corrente in spesa per investimenti, chiedendo agli Stati membri di adottare politiche di lungo termine, tese a realizzare gli obiettivi definiti. L’Italia, invece, non riesce ad assumersi il rischio di scelte strutturali”.
Una scelta, questa, che comporterebbe, a fronte di un investimento decennale di 15 miliardi di euro, 30 miliardi di risparmio nei consumi energetici e 1 milione di nuovi posti di lavoro. Del resto, come ha avuto modo di illustrare Giuliana Iannaccone, del Politecnico di Milano, più che di scelta si dovrebbe parlare di necessità: “Attualmente gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi energetici totali. Prima di parlare di energie alternative dovremmo quindi impegnarci per ridurre i consumi degli edifici attraverso politiche mirate al miglioramento dell’uso dell’energia”. Il Politecnico, da parte sua, ha deciso di investire per mettere a disposizione delle aziende e delle istituzioni le proprie competenze: lo dimostra la realizzazione nel Polo di Lecco di un apposito laboratorio sul recupero edilizio e il varo del metadistretto sulle nuove tecnologie per il recupero. Ma la vetustà del patrimonio edilizio delle nostre città non incide solo sui consumi energetici: anche la sicurezza è un problema.
Lo ha spiegato Marco Di Prisco, professore ordinario di Tecnica delle costruzioni del Politecnico di Milano, sottolineando l’esigenza, soprattutto per un Paese a rischio sismico come il nostro, che si proceda a intervenire per adeguare in termini di sicurezza antisismica gli edifici industriali esistenti. Anche Regione Lombardia è consapevole della centralità di questo tema. L'ha affermato Mario Nova della Direzione generale Casa, che ha indicato nella condivisione il metodo da adottare: “Occorre una capacità condivisa di assunzione delle responsabilità verso gli obiettivi che insieme ci si pone”. Ma, affinché questo processo possa dispiegare tutte le proprie potenzialità, proponendosi come un volano per il rilancio dell’edilizia e di tutta l’economia, è necessario poter operare in uno scenario chiaro e definito: “Abbiamo bisogno di disporre di certezze sulle misure tese alla sostenibilità - ha affermato Paolo Valassi - Dalla stabilizzazione degli ecoincentivi fino al 2020 all’estensione di tali incentivi fiscali anche alle società che hanno a reddito gli immobili, dall’ampliamento dei vantaggi del conto termico ai privati a sconti significativi sull’Imu in relazione agli interventi attuati fino agli sconti sugli oneri urbanistici in funzione dell’indice di efficienza energetica conseguita da un edificio”. Questo l'orario di apertura della Meci domani, domenica: dalle ore 9 alle 19.

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