sabato 16 marzo 2013

CENTRO DI CULTURA ALDO PARAMATTI

"Beat ritrovato", aprile nel segno degli anni Sessanta
 LECCO - "Beat ritrovato" è la denominazione della rassegna di eventi promossi e coordinati dal "Centro di Cultura Aldo Paramatti" di Lecco sotto l'egida del Dipartimento di Scienze psicologiche, umanistiche e del territorio dell'Università "D'Annunzio" di Chieti-Pescara e del Festival Beat di Salsomaggiore Terme. Teatro della rassegna sarà la città di Lecco e l'evento clou sarà un convegno, molto atteso dalla comunità scientifica che si occupa di queste tematiche, dal titolo "Al di qua, al di là del beat: musica, letteratura, filosofia, arte, costume del mondo giovanile degli anni Sessanta", in programma sabato 13 aprile nella sala conferenze del Palazzo del Commercio (ex Palazzo Falck). Interverrano relatori del calibro di Umberto Bultrighini, Gianni Daldello, Gianni Oliva, Claudio Scarpa e Dario Salvatori. In entrambe le sessioni, mattutina e pomeridiana, è previsto uno spazio per le domande e le osservazioni da parte del pubblico.
Altro evento di straordinaria rilevanza sarà l'esecuzione della partitura originale di quella che, negli anni '60, veniva definita "Messa beat": l'appuntamento è in questo caso nella chiesa di Pescarenico per le ore 21 di venerdì 19, protagonisti Tony Borlotti e i Flauers, complesso che la esegue magistralmente regalando coinvolgenti suggestioni, e il musicologo Angelo Rusconi che ne descriverà senso e relazione con la liturgia della Santa messa.
L'idea di questa rassegna lecchese nasce dal libro "Al di qua, al di là del beat - Radici e dinamiche del beat italiano" di Bultrighini, Guglielmi e Scarpa (ed. Carabba). Non poteva quindi mancare un appuntamento dedicato alla presentazione del libro stesso: sarà venerdì 12 alle 18 presso la libreria Ibs di via Cavour, alla presenza dei tre autori, con la presentazione di Dario Salvatori. La stessa serata si concluderà alla discoteca La Villa di Erba.
Inseriti in questo già folto calendario altri due eventi assolutamente da non perdere. Il primo è al Circolo Figini di Maggianico dove, venerdì 5 aprile alle 18.30, si inaugurerà "Memorabeat: iconografia della beat generation", una mostra di memorabilia e non solo (sono annunciati pezzi rarissimi) che rimarrà allestita fino al 28 tutti i giorni, lunedì escluso, dalle 9 di mattina alle 10 di sera.

Il secondo presso la Galleria Bellinzona dove, sabato 6 alle 18, si inaugurerà "Beat e dintorni. Italia-USA 1952-1969": una mostra d'arte colta, curiosa e provocatoria che sarà visitabile nei fine settimana sino al 27. Di particolare rilievo sono infine altri due appuntamenti in programma presso il Circolo Figini. Il più curioso, che in pratica chiuderà la rassegna sabato 27, è organizzato con la collaborazione del Registro storico testi, che ha messo a disposizione per la proiezione una copia restaurata del fil Top Crack (1967): una simpatica commedia con protagonisti Gastone Moschin e una "banda" di giovani in sella a particolarissime moto da cross della casa bolognese.
Il più suggestivo, giovedì 11 alle 21, è "Genelive" che, come appunto suggerisce il titolo, sarà una coinvolgente performance dal vivo del cantautore Gene Guglielmi.
Umberto Paramatti, presidente del Centro di Cultura intitolato al padre Aldo e proprio in ricordo dello stesso, ha pensato di offrire a un ristretto numero di suoi amici un trailer della rassegna. E' nato così "GLP: Genelive Prequel": un incontro riservato, e solo a inviti, in occasione della riunione conviviale del Rotary Club Lecco del 3 aprile, durante la quale Paramatti presenterà agli ospiti la rassegna e Gene Guglielmi, che è anche architetto e docente universitario, terrà una conferenza "intorno" al beat coadiuvato dalla sua "assistente": la chitarra, che lo accompagna da una vita.

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