martedì 19 febbraio 2013
TRA I PRIMI PROGETTI ATTIVATI
La Fondazione Badoni e la didattica laboratoriale
LECCO - Tra i primi progetti attivati dalla "Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A.Badoni" di Lecco uno è dedicato alla didattica laboratoriale, ovvero alle nuove forme di collaborazione scuola-lavoro finalizzate a supportare le attività di laboratorio degli istituti tecnici attraverso l’apporto di competenze specialistiche da parte delle aziende del territorio. Secondo un’analisi delle novità introdotte dalla riforma dell’istruzione tecnica, infatti, la didattica laboratoriale è uno degli strumenti innovativi per il mantenimento di un alto livello qualitativo dell’insegnamento. “Un territorio con un elevatissimo livello di competenze tecnico professionali presenti nelle imprese come il nostro - commenta il presidente della Fondazione Badoni, Marco Campanari - siamo convinti possa essere terreno fertile per una applicazione della metodologia della laboratorialità, grazie a un più stretto rapporto tra imprese e scuole. A tal fine la Fondazione ha avviato il progetto dedicato appunto alla didattica laboratoriale, entrato nel vivo della fase operativa anche grazie alla disponibilità di tre imprese, alle quali se ne potranno aggiungere altre”.
Il progetto prevede il coinvolgimento di tecnici specialistici, inseriti nel contesto aziendale o in uscita per pensionamento, per offrire supporto qualificato agli istituti tecnici industriali nelle attività di laboratorio sviluppate con altrettante classi di studenti dell’IIS Badoni di Lecco.
Agomir, Arcocavi e Cemb sono le tre imprese coinvolte. Una classe dell’indirizzo “informatica” è impegnata in un percorso con Agomir. Il programma in questo caso consentirà agli studenti di approcciare l’universo informatico e in particolare il mondo delle App, applicandosi alla realizzazione di uno specifico progetto. Una classe con indirizzo “elettrotecnica” è invece coinvolta nel programma sviluppato con Arcocavi di Oggiono, incentrato sul settore del fotovoltaico.
La Cemb di Mandello, con il suo dirigente e project manager Adolfo Viganò, ha infine avviato il percorso che coinvolge una classe con indirizzo“meccanica”. Gli studenti sono impegnati nello sviluppo di un progetto incentrato su una specifica tematica tecnica proposta dall’azienda, che seguirà le diverse fasi di sviluppo anche grazie a incontri di verifica periodici.
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