Colico ricorda Nikolajewka e gli alpini
bacchettano i politici: "Da noi la Nutella
e i pranzi di nozze non esistono"
COLICO - Giornata nel segno delle penne nere, oggi a Colico,
dove la sezione Alto Lario dell’Ana ha celebrato il settantesimo anniversario
della storica battaglia di Nikolajewka.
La giornata è iniziata con l’ammassamento sul piazzale antistante la stazione ferroviaria, dove il generale di divisione Fausto Macor, vicecomandante delle Truppe alpine, ha passato in rassegna i reparti schierati, prima dell’arrivo della fanfara della Brigata Alpina Taurinense e del picchetto armato del V Alpini. Si è quindi formato il corteo con i gonfaloni della Regione e delle Province di Como, Sondrio e Lecco e i vessilli e i labari delle sezioni Ana e dei numerosi gruppi alpini presenti, oltre che della Protezione civile colichese, dell’Avis, dell’Auser, dell’Aido, del Comitato locale della Croce Rossa e di altre associazioni ancora.
La giornata è iniziata con l’ammassamento sul piazzale antistante la stazione ferroviaria, dove il generale di divisione Fausto Macor, vicecomandante delle Truppe alpine, ha passato in rassegna i reparti schierati, prima dell’arrivo della fanfara della Brigata Alpina Taurinense e del picchetto armato del V Alpini. Si è quindi formato il corteo con i gonfaloni della Regione e delle Province di Como, Sondrio e Lecco e i vessilli e i labari delle sezioni Ana e dei numerosi gruppi alpini presenti, oltre che della Protezione civile colichese, dell’Avis, dell’Auser, dell’Aido, del Comitato locale della Croce Rossa e di altre associazioni ancora.
Il corteo, di cui faceva parte anche la fanfara militare Alto Lario, ha
raggiunto il monumento ai Caduti per la cerimonia dell’alzabandiera e, da lì,
la chiesa parrocchiale, dove monsignor Gianfranco Girotti, della Penitenzieria
Apostolica del Vaticano, ha celebrato la messa. Carico di suggestioni il rito religioso,
accompagnato dai bei canti del Coro Musica Viva di Colico.
Dopo il rito eucaristico
si è svolta la sfilata per le strade del paese, seguita a sua volta dalla cerimonia ufficiale davanti
al palazzo municipale. Significative, in particolare, le parole di Beppe
Parazzini, già presidente nazionale dell’Ana, e la testimonianza del generale
Luigi Morena, 96 anni, uno dei quattro reduci presenti (gli altri tre erano
Giobbe Bigiolli, Antonio Gilardoni e Bernardo Bettiga). Parazzini ha
sottolineato come il Paese abbia oggi più che mai bisogno di esempi e non ha
risparmiato una severa critica alla classe politica. “I nostri governanti
dovrebbero riscoprire cosa significa soffrire - ha affermato - e cosa vuol dire
non riuscire ad arrivare a fine mese”. Poi un riferimento ai valori del più
sano spirito alpino e un’altra stoccata al mondo della politica. “Da noi - ha detto
con un riferimento per nulla velato al recente caso dei rimborsi del Pirellone
e alle polemiche che ne sono scaturite - la Nutella e i pranzi di matrimonio
non esistono”. Quindi la sollecitazione “a non dimenticare” e il richiamo al
senso dell’amicizia alpina.
Commovente, si è detto, la testimonianza di Luigi
Morena: “Quando in chiesa il presidente della sezione colichese Luigi Bernardi
ha letto la preghiera dell’alpino - ha affermato - ho pensato alle penne nere
del mio plotone fucilieri caduti in guerra e ho trattenuto a fatica le lacrime”.
Di seguito, le prime immagini della manifestazione (cliccare sulle foto per ingrandirle).
C.Bott.Di seguito, le prime immagini della manifestazione (cliccare sulle foto per ingrandirle).
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