GARLATE - Da giovedì scorso la Polonia è in lutto per la scomparsa del cardinale Jozef Glemp, primate di Polonia dal 1981 al 2009, spentosi a 83 anni. Figura carismatica di grande portata storica, guidò la Chiesa polacca nella difficile fase di transizione dal comunismo alla democrazia. Fu vicinissimo a papa Wojtyla, che lo nominò cardinale proprio all'inizio del suo pontificato.
Anche la provincia lecchese ricorda il cardinale Glemp, che giunse a Garlate 21 anni fa nella parrocchia di Santo Stefano. Chi scrive, in quegli anni era sacrestano di quella chiesa, quindi ha potuto vivere “in diretta” quell'evento storico e religioso.
Sua eminenza in quei giorni si trovava a Suello in casa del parroco di allora, don Giacomo Tagliabue, che lo portò a visitare l'antica pieve garlatese per celebrarvi la solenne Eucarestia. Era il 10 aprile del 1992, mercoledì dopo la domenica in Albis, oggi chiamata “della
misericordia”. I garlatesi accolsero l'alto prelato con entusiasmo e rimasero colpiti dalla sua semplicità e dal suo sorriso bonario.
Ricorda di quel giorno il parroco, don Mario Colombini: “Non appena entrò in sacrestia gli mostrai la storica "capsella" contenente le reliquie dei primi martiri cristiani. Rimasi meravigliato quando la prese tra le mani, portandola poi verso le sue labbra per baciarla, intuendo la preziosità e il valore cristiano di tale oggetto sacro”.
“Poi - ricorda ancora il sacerdote - mi ha commossero il suo amore, la sua devozione e l'entusiasmo con cui mi parlò di Ssn Carlo Borromeo, impostando anche la sua pastorale secondo il pensiero di quel cardinale milanese. Durante l'omelia parlò anche di Giovanni Paolo II, ricordandolo come un caro amico di cammino e del quale disse: “Dovremmo prendere esempio da lui per arrivare a Cristo, ascoltando e vivendo la sua parola”. Al termine della cerimonia religiosa si fermò in chiesa per salutare i fedeli, quindi partì in auto per la piccola chiesa di Consonno. La visita del cardinal Glemp a Garlate fu un dono di Dio, che i fedeli hanno vissuto facendosi accarezzare da una leggera brezza che invase gli animi, penetrandoli con la potenza dello Spirito santo”.
Grazie, cardinale Glemp, per aver camminato tra le zolle della nostra terra.
Mario Stojanovic
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(archivio fotografico Mario Stojanovic) |
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