Il drappo nero all'esterno del Palazzo del Commercio |
Confcommercio e Confartigianato sono scese in campo insieme e hanno fatto sentire la loro voce. Un grido d'allarme vero e proprio, quello lanciato dalle due associazioni di categoria. E un invito alla politica a ripartire dalle ragioni dell'economia reale, che sono poi le ragioni delle imprese e del lavoro. "In Italia muore un'impresa ogni minuto - ha detto nel suo appassionato intervento Giuseppe Ciresa, presidente di Confcommercio Lecco - e ciò è drammatico. Ecco perché vorremmo che questa giornata coinvolgesse l'intera città. Qui si muore davvero e se i politici non metteranno le imprese al primo posto nella scala dei valori, siamo tutti inevitabilmente destinati ad andare a fondo".
Un momento dell'incontro di stamattina |
Giuseppe Ciresa (in primo piano) e Daniele Riva |
Quindi il via all'elenco delle strategie prioritarie da perseguire per tornare a crescere: ridurre la pressione fiscale ("perché ad esempio in Austria si pagano tasse nella misura del 25% - è stato detto - e da noi in una percentuale ben più elevata?"), dare nuovo credito alle imprese, portare avanti un'azione di semplificazione normativa e di snellimento burocratico, sviluppare le imprese per lo sviluppo del mercato del lavoro, che oggi in Italia soffre di una debolezza strutturale legata a molteplici vincoli gestionali e, non ultimo, investire sulle infrastrutture e nel campo energetico.
Intanto all'esterno del Palazzo del Commercio di Lecco oggi dal balcone sventola un grande drappo nero. Per il commercio e per l'artigianato è un giorno di lutto. Ma è un giorno di lutto in generale per l'economia.
Claudio Bottagisi
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