
Torna allora ancora una volta alla luce il suo incontenibile parlare di montagna e di alpinismo, il terreno dove si è scatenata la sua passione, che gli ha fatto vivere vicende avvincenti nelle esplorazioni alpinistiche che lo hanno visto più volte alle prese con le insidiose vette himalayane. Verremo a conoscere che queste sono state lo scenario di avventurose esperienze, al confine addirittura della tragedia, che egli rivive ora con un racconto realistico, ma dai toni sdrammatizzanti, che rivelano la seducente semplicità del personaggio. Si potrà seguire con gradevole curiosità la descrizione delle condizioni di lavoro che gli hanno consentito di salire una lusinghiera carriera, cui lui ha detto incredibilmente basta poco prima di toccarne i vertici, per non tradire la sua intima aspirazione a una vita di assoluta libertà. Per questo ha trovato nuovamente rifugio nella montagna, con la fortuna di ricevere come un dono privilegiato questo suo ultimo lavoro che gli consente di rimanere immerso nella natura che più ama, dove può sentire ed esprimere tutto ciò che è riservato a chi è veramente innamorato, tanto da volerne far parte anche a chi non ha la sua stessa fortuna.
Renato Frigerio
“GUARDIANO DI DIGHE - Il lavoro più bello del mondo”, di Oreste Forno
144 pagine - foto a colori - Euro 13
Bellavite Editore - Missaglia
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