venerdì 25 gennaio 2013

ALLA CASA DELL'ECONOMIA DI LECCO

"I giovani dimostrino passione e voglia di lavorare"
LECCO - Si avviano a conclusione, alla Casa dell'Economia di Lecco, i lavori della prima Giornata nazionale sul tema dell'alternanza e sull'integrazione scuola-lavoro per la salvaguardia della cultura industriale voluta dalla Fondazione Badoni e dall'Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali. Ecco i concetti espressi da alcuni relatori:
GIOVANNI MAGGI (presidente Confindustria Lecco):
"Il progetto di istituire la Fondazione Badoni è nato un anno e mezzo fa. Mi ha molto colpito l'esigenza manifestata da non poche aziende del territorio di interagire in modo più forte con gli istituti tecnici. Ecco perché Confindustria Lecco ha creduto molto, da subito e in toto, a questa iniziativa".
ANGELO DE BATTISTA (dirigente IIS Badoni Lecco):
L'Istituto Badoni ha cinque indirizzi di offerta formativa e il nostro sforzo è quello di essere sempre attenti al binomio scuola-mondo del lavoro. Siamo tenuti a dare ai ragazzi una buona formazione e, non a caso, noi a questo aspetto teniamo molto. Siamo anche consapevoli che la formazione continua anche dopo la scuola e prosegue addirittura lungo l'intero arco di una carriera professionale".
EMMANUELE MASSAGLI (presidente Adapt):
"Occorre costruire percorsi integrati di formazione e lavoro, richiesti anche dalla metodologia dell'alternanza. Non va poi dimenticato che l'apprendistato è un contratto a tutti gli effetti".
GAIA FRIGERIO (ex studentessa del Badoni):
"Ho conseguito il diploma di perito meccanico e oggi sono ingegnere gestionale. Ho sempre pensato che la formazione tecnica mi avrebbe dato una marcia in più".
MARCO ACHLER (ex studente del Badoni):
"Dopo aver conseguito il diploma nel 2005 mi sono laureato in disegno industriale, quindi ho intrapreso un percorso imprenditoriale aprendo una società attiva nel settore nautico".
LORENZO RIVA (presidente "Electro Adda"):
"Il contatto con le scuole è da sempre molto importante. Oltre alla passione, certamente indispensabile, io direi che è altrettanto fondamentale aver voglia di lavorare, perché l'industria ha bisogno di tecnici che facciano anche i lavori manuali. Ai giovani dico perciò di avere un pizzico di umiltà in più e ricordo loro che è fondamentale far comprendere se si crede fino a in fondo a un progetto oppure no, perché ogni azienda dev'essere un corpo unico".
LORENZO GORETTI (presidente Agomir):
"Ho un'azienda informatica forte di una sessantina di persone e abbiamo fatto oltre 150 stages. Io ho iniziato a lavorare a 17 anni come operaio e ho avuto al mio fianco persone che mi hanno aiutato. Per questo voglio dare ora tutto quello che posso al mondo della scuola e alle nuove generazioni".

(FOTOSERVIZIO CLAUDIO BOTTAGISI)



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