mercoledì 19 dicembre 2012

ECONOMIA

Artigianato, tiene l'occupazione
ma l'allarme resta alto
LECCO - L'artigianato lecchese lancia un grido d'allarme. Il dato riferito all'occupazione è ancora confortante, ma a preoccupare è la pressione fiscale, cresciuta del 22%, per non dire della burocrazia. A livello generale, del resto, le notizie non sono buone, con percentuali negative che riguardano la produzione (-5,3%), gli ordini (-7,6%) e il fatturato (-4,2%) e con imposizioni per le aziende che Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco, non esita a definire "fuori dal mondo". "Il 29% delle imprese - ha detto il numero uno dell'associazione di via Galilei incontrando la stampa - si è visto costretto a rinunciare a fare investimenti. Inoltre il 14% ha dovuto fare ricorso agli ammortizzatori sociali e ben il 58% deve ricorrere a prestiti bancari o, in alternativa, chiedere dilazioni di pagamento. Sono poi almeno 40.000 gli imprenditori che non potranno pagare le imposte per mancanza di liquidità".
Un momento della conferenza stampa di Confartigianato Imprese
Paradossalmente proprio in questa situazione le imprese si rivolgono con maggiore frequenza all'associazione. "Chiedono di essere ascoltate - ha detto dal canto suo il direttore, Paolo Galbiati - e anche da questa esigenza è stata dettata la nostra scelta di uscire dalla città per spostarci sul territorio, con risultati decisamente incoraggianti". In un quadro complessivo tutt'altro che confortante, la notizia che autorizza a guardare al futuro con un minimo di ottimismo è come detto quella riferita all'occupazione. "Da noi è scesa soltanto dello 0,3% - ha rimarcato il presidente Riva - e del resto proprio i lavoratori sono il nostro punto di forza e il patrimonio su cui investire".
Un occhio di riguardo merita poi la formazione, su cui numerose aziende hanno scommesso e alla quale Confartigianato Imprese Lecco guarda con particolare attenzione, tanto d'aver pensato alla creazione di nuove aule da destinare appunto a questo scopo.Sul ruolo della donna nel contesto di questa delicata situazione si è soffermata Elena Ghezzi, presidente di Confartigianato Donne Impresa di fresca nomina. "Abbiamo a nostra volta serie problematiche da risolvere - ha detto - e in molti casi ci troviamo a dover gestire, oltre all'impresa, anche la famiglia". Davide Riva, referente di Confartigianato Imprese per le zone territoriali, ha quindi insistito sull'importanza di migliorare sempre più il rapporto tra gli associati e ricordato l'organizzazione di serate a tema e le occasioni di incontro avute con gli artigiani in vari centri della provincia.
C.Bott.


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